Forse i meno giovani ricordano bene un gustosissimo film di René Clair del 1944, “Accadde Domani”, in cui un giornalista riceve ogni giorno, per una strana magia, una copia del giornale dell’indomani, con le conseguenze del caso. Bene questo è proprio quello che è successo in astrofisica grazie al genio di Einstein. Questo lungo articolo è un REGALO DI NATALE che io faccio a tutti voi e che tutti voi potete fare a me e a tantissimi altri. E’ stato ricordato (molto sotto tono) che sono trascorsi cent’anni da quando Einstein ha pubblicato la sua Teoria della Relatività Generale. Già questa dovrebbe essere una notizia da prima pagina. Purtroppo, tutto ciò che è vera Scienza viene considerata cosa per pochi eletti, fuori dal mondo. No, non è assolutamente così. La Relatività Generale dovrebbe essere patrimonio di tutti, grandi e piccoli, istruiti e non istruiti, insegnanti e allievi. Oltretutto, i cent’anni di relatività generale sono stati celebrati (quasi di nascosto) da un evento cosmico che ha del fantastico e dell’incredibile. L’uomo è riuscito a prevedere il futuro, proprio come nel film! Vi spiegherò tutto, fin dall’inizio, a livello comprensibile veramente a TUTTI. E se qualcuno trovasse ancora dei punti oscuri me lo faccia sapere subito e mi spiegherò ancora meglio. L’importante è che ciascuno di voi lo legga e lo racconti ai familiari, ai figli, ai nipoti, agli amici. Senza paura di parlare di qualcosa di serioso e di noioso. No, è una notizia veramente esplosiva che deve essere conosciuta e celebrata da tutti. Gli insegnanti la regalino ai loro allievi, gli eventuali giornalisti la riportino con l’enfasi che merita, dato che supera nettamente, come interesse e come meraviglia, tutte le notizie che ci hanno elargito da tanti anni. Questo articolo vuole essere un APPELLO perché la notizia del secolo sia fatta uscire dall’anonimato e serva a smuovere i cervelli dei più giovani, i soli che potranno costruire un mondo migliore e consapevole. Grazie a tutti voi che passerete all’azione e grazie ovviamente a Einstein e alla possibilità che ci ha dato di capire la vera essenza della Natura macroscopica che ci circonda.
Plutone continua a regalarci meravigliose “strenne” natalizie .
Abbiamo appena parlato delle particelle “entangled” ed ecco che in un recente esperimento di laboratorio si è riusciti, per la prima volta, a intrecciare circa 3000 atomi utilizzando un solo fotone. Ricordiamo che il creare particelle entangled, abbastanza persistenti nel tempo, aprirebbe strade del tutto nuove ai computer e non solo.
Questo articolo prende spunto da una delle tante iniziative mediatiche dell’Agenzia Spaziale Europea e non vuole essere assolutamente una critica fine a se stessa, ma un’occasione per discutere di un argomento che mi sta molto a cuore: l’insegnamento dell’astronomia nelle scuole e non solo.
Certi fenomeni dell'Universo avvengono in tempi rapidissimi e solo un colpo di fortuna ci permette di vederli. Quando la luce, dopo tempi enormi, giunge a noi, bisogna essere pronti riceverla: Paganini non ripete! Non sempre però... L'effetto lente, guidato da un ammasso galattico, può concedere molte "ripetizioni" di un fenomeno fondamentale come l'esplosione di una supernova avvenuta ben nove miliardi di anni fa.
In mancanza di meglio, Rosetta ci spiega due fenomeni vecchi come il … “cucco”. In qualche modo bisogna passare il tempo e mostrasi utili!
Questa pagina è inserita in "Arte, letteratura e Storia della Scienza" Devo ringraziarti con tutto il cuore, Enzo, per aver messo a mia disposizione questo piccolo angolo, esso infatti mi permetterà di condividere con tutti gli utenti del blog le meraviglie che il cielo mette a nostra disposizione. L’unico sforzo che dobbiamo fare noi […]
Allineamenti degli assi di rotazione dei quasar fino a distanze di miliardi di anni luce. Sembra la trama di un romanzo di fantascienza e, invece, potrebbe veramente essere la realtà. Una scoperta che ha dello straordinario!
I satelliti di Giove hanno cominciato a giocare a nascondino tra di loro. Un fenomeno ricorrente che assume ancora un’importanza professionale. Vale la pena cercare di capire bene la configurazione geometrica che li rende possibili. Niente di difficile e completamente descrivibile con un foglio e una matita, senza bisogno di programmi prefabbricati che vengono presi a scatola chiusa. Sono sicuramente affascinanti, ma insegnano poco o niente. Continuo a lottare a favore della mente e contro la pappa pronta che vogliono imporci media e internet. Seguire questo lungo articolo è, inoltre, un fondamentale esercizio di geometria che non può che aiutare in contesti ben più generali. Spazio-tempo, multiversi, meccanica quantistica, relatività, ecc., ecc., sono argomenti affascinanti, ma senza le basi della geometria, della matematica e della fisica elementare, rimangono soprattutto belle "parole", ma sempre troppo lontane per essere veramente tangibili.
Cosa c’entra mai Urano, un piccolo pianeta vicino di casa, con un effetto normalmente associato alla rilevazione di quasar lontanissimi, altrimenti invisibili? C’entra, c’entra… Anche se in questo caso, l’effetto lente viene usato praticamente al … contrario. Per dimostrare quanto sia versatile questa "apparecchiatura" cosmica comunico anche la scoperta della galassia lontana, con la più precisa misura di distanza. Da Urano alla rinascita dell'Universo: un bel salto, non c'è che dire!
Abbiamo visto che considerare il Sole un osservatore passivo oppure attivo non influenza assolutamente il procedimento utilizzato per stabilire le condizioni che portano ai transiti e/o alle eclissi dei satelliti di Giove (e di tutti pianeti). Continuiamo allora a considerare il Sole come osservatore passivo, sapendo benissimo come fare a ribaltare la situazione, facendo accendere la luce alla nostra stella. In altre parole, i transiti visti dal Sole descrivono perfettamente le eclissi viste da Giove o dai satelliti (e da molti altri punti dello spazio). L’abbiamo fatto la volta scorsa e continuiamo su questa strada.
Molte riprese televisive di manifestazioni sportive usano normalmente l’effetto playback, che è diventato veramente essenziale, soprattutto quando il gesto atletico è improvviso e inaspettato. Poterlo rivedere fa capire molte cose in più, anche perché lo spettatore può dedicargli tutta l’attenzione richiesta. I blazar non sono da meno e ci offrono la stessa possibilità. Non ci resta che ringraziarli per questa gentilezza, ancora una volta basata sulle intuizioni di Einstein.
Non vi è dubbio che il transito di Venere davanti al Sole sia un fenomeno tra i più seguiti da qualsiasi tipo di "osservatori" del Cielo. Si sente parlare di cicli di visibilità che spesso permettono di vedere il fenomeno dopo pochi anni e a volte dopo più di un secolo. Si trovano dappertutto numeri e date ad essi relativi, ma forse poco si fa per spiegare come tutto ciò avviene. Questo articolo non vi dà, perciò, i soliti “numeri”, ma descrive soltanto i concetti base. Poi tutto diventa semplice...
E’ stata scoperta la lente gravitazionale più distante (ossia, più lontana nel tempo). Essa mostra un bellissimo anello di Einstein, indicando un allineamento praticamente perfetto con qualcosa di ancora più lontano. Una bella fortuna. Ma, forse, non c’entra solo la fortuna.
La stella polare è per molti un punto di arrivo e per molti altri un punto di partenza. Stella che ha attirato da sempre l’uomo desideroso di orientarsi di notte. E’ giusto concedere alla stella polare solo questo ruolo puramente legato alle esigenze umane? Direi proprio di no.