Ancora una bufala sui cambiamenti climatici è venuta alla luce, attraverso uno studio eseguito in Antartide e relativo agli ultimi 15 000 anni. Ci martellano con l’aumento del livello dei mari a causa del riscaldamento globale e nessuno ci dice come questo possa succedere. Di sicuro deve fondersi l’Antartide, ma lui non ne ha nessuna voglia (e anche da tanto tempo). Sono sicuro che questa notizia, nitida e comprensibile a tutti, verrà tenuta ben nascosta dai media prezzolati.
Sì, il trattato sul clima di Parigi è veramente STORICO: mai l’uomo comune era stato considerato tanto stupido dai chi lo governa. Parigi ha prodotto veramente un capolavoro. Se i media potranno giocare a mani basse, senza trovare voci contrarie, niente sarà più come prima e le marionette umane potranno essere manovrate anche senza fili. Non voglio arrabbiarmi più di tanto (stanotte ho dormito ben poco), ma analizzare la situazione con calma e razionalità davanti a un gruppo di lettori che sicuramente potranno capire, commentare, riflettere e magari rifiutare il mio pensiero, ma che l’avranno fatto usando il proprio cervello e non quello mediatico che i governi e i loro media cercano di trapiantarci in tutti i modi.
Mi era scappato questo articolo di qualche mese fa. Lo voglio riprendere e commentare brevemente per mostrare come anche la Scienza ufficiale (sicuramente in buona fede) sia stata irretita dai proclami dei media e dei politici e usi tranquillamente due pesi e due misure per valutare i cambiamenti del clima terrestre. E poi qualcuno dice che non sono obiettivo... Cercare di riportare anche le idee contrarie (quelle favorevoli al GW ci tartassano costantemente) è un obbligo e un dovere per uno che crede ancora nella vera Scienza.
I raggi cosmici aumentano per colpa dell’apatia del Sole. Missioni spaziali umane e riscaldamento globale sono a forte rischio…
No, non sto scherzando. Le conclusioni sono date come una scoperta imprevista. Mamma mia… sembra che non esista più la molecola della vergogna. Tuttavia, la notizia sta facendo il giro del mondo e -forse- può essere molto “utile” a chi non sapeva come fare per accettare la fine del riscaldamento globale e iniziare una nuova strategia terroristica. Così va il mondo…
Subaru e New Horizons collaborano per cercare di descrivere il Sistema Solare più esterno che presenta risultati a volte contrastanti. Chissà che non ci scappi un nuovo pianeta di notevoli dimensioni!
In attesa dell'imminente rientro del prof. dalla breve vacanza, riproponiamo un articolo che possiamo considerare l'ABC per chi volge lo sguardo al cielo, anche solo per ammirare le stelle in una calda notte d'estate.
Il pavone vola, non come un'aquila ma abbastanza da vedere le cose dall'alto e quando plana, come tutti quelli che planano, vede il terreno avvicinarsi e le linee di fuga prospettiche mutare la loro inclinazione. Che mai vedrà in quei pochi istanti prima dell'atterraggio?
L'analisi delle forme assunte dalla superficie terrestre è di importanza fondamentale per la geologia e rappresenta spesso il primo passo da compiere per formulare ipotesi sui meccanismi che le hanno generate. Il medesimo approccio può rivelarsi molto utile nell'indagare i corpi celesti solidi del sistema solare e ipotizzare modelli del loro interno. E le sorprese talvolta non mancano...
Il tempo scorre in modo diverso anche per due osservatori che stanno fermi. Ma, allora, Einstein non ha capito niente? No, no, tranquilli, è l'uomo che segue percezioni logaritmiche, Ma, a volte, non se ne rende conto.
Un articolo un po' fuori dal comune che spazia dalle missioni spaziali ai celebri fumetti di Carl Barks, senza trascurare il paradosso di Fermi...
Il linguaggio usato da Galileo per descrivere la caduta dei gravi o il moto di un grave al quale è stata impartita una certa velocità è diverso dal linguaggio usato da Newton per descrivere la "sua" forza di gravità? Sì oppure no? Discutiamone giocando con proiettili, missili intercontinentali e sonde spaziali.
Ne abbiamo parlato spesso, ma quasi sempre in modo qualitativo. E' giunta l'ora di calcolarle in modo quantitativo e, poco male, se torneremo su argomenti parzialmente già trattati, come la velocità di fuga e i moti orbitali dei satelliti artificiali.
All'occasione mi affido alla compagnia della musica. Ogni volta mi ritrovo a pensare che dietro a quelle note c'è stata (o c'è) una vita. Una mente e un corpo con una loro storia, una storia piena di dettagli, di minuti passaggi tra vicende di varia sostanza, sogni, angosce, elevazioni di spirito e ricadute, come un po' tutti ne abbiamo. Tutto sta in quelle note, in un pugno di vibrazioni trasmesse all'aria e per mezzo dell'aria diffuse a beneficio di ascoltatori del tutto sconosciuti all'autore. Eppure quella musica è un ponte, che unisce attori lontani nel tempo e nello spazio e che, nel presente caso, han trovato comune approdo in un racconto.
Analizziamo meglio l'immagine del rumore cosmico di fondo e immergiamoci un po' nella fantascienza.
Allacciatevi le cinture! Si parte per raggiungere la lunghezza di Planck...