Qualche commento, puntualizzazione e tentativo di chiare meglio una certa confusione mediatica. La cosa migliore, per chi vuole veramente capire ciò che si è ottenuto, è leggere gli articoli inseriti nell'articolo precedente. Ma non è impresa semplice...
Iniziamo la carrellata sulla vita pubblica e privata delle stelle più conosciute del cielo. Ovviamente, cercheremo di descrivere il loro tipo di vita, le loro amicizie, il loro carattere e di farci raccontare il passato e di prevedere il futuro. Uno spunto per ricordare con esempi pratici tanti processi descritti in modo generale. La prima è anche la più luminosa del cielo: Sirio.
Descriviamo a cosa va incontro il nostro Giacomino. Su consiglio dell'inesauribile Maurizio abbiamo anche valutato l'ipotesi di una scala costruita e fissata sulla Luna. Ovviamente, abbiamo avuto bisogno dell'aiuto dei Papallicoli... In questo modo, abbiamo perfettamente simulato le due piante di fagiolo del racconto originario...
Mentre sulla Terra si festeggerà il nuovo anno, New Horizons potrebbe festeggiare la scoperta di un oggetto veramente “nuovo”, dalle caratteristiche mai sospettate in precedenza.
Non immaginavo nemmeno io, che li ho visti praticamente nascere, che i pianeti nani arrivassero a un tale livello di idiozia astrofisica. I nani sono loro o i cervelli di chi continua a dedicarsi alla loro classificazione? Ovviamente, Media INAF si adegua e non fa niente per insegnare e dirigere le conoscenze, aumentando, invece, la confusione.
CASSINI (il Sistema Saturno) NEW HORIZONS (Plutone e la fascia di Kuiper) GAIA (Mappatura della Via Lattea) MARS 2020 (La geologia di Marte spiegata dal nostro esperto in materia) DAWN (Cerere e Vesta) JUNO (Giove) HAYABUSA 2 (Asteroide Ryugu) OSIRIS-REx (Asteroide Bennu) PARKER SOLAR PROBE (Sole) LUCY (asteroidi troiani di Giove) CURIOSITY & Co. (Marte) […]
QUI trovate molti degli articoli dedicati all'avventura della sonda New Horizons: dal fuggevole ma intenso incontro col sistema Plutone - Caronte, a quello con l'oggetto transnettuniano Arrokoth (già Ultima Thule). […]
Correva l'anno 1985 e, mentre "Ritorno al futuro" sbarcava al cinema e il famoso campione di nuoto statunitense Matt Biondi scendeva sotto il muro dei 49 secondi nei cento metri stile libero, quando ancora il Muro di Berlino faceva bella mostra di sé, granitico simbolo di un mondo che, di lì a poco, si sarebbe sgretolato, scrivevo questo articolo a quattro mani col collega Paolo Farinella, purtroppo prematuramente scomparso alcuni anni dopo.
In questo articolo abbiamo assemblato quelli relativi agli anelli del Sistema Solare, cominciando da quelli del re dei pianeti (Giove). Non sono certo i più affascinanti, ma diamo a Giove quel che è di Giove. Ci spingeremo fino agli anelli futuribili, come quelli di Marte che sono ormai in via di... costruzione. In modo forse inatteso, abbiamo escluso quelli di Saturno, ma gli articoli ad essi dedicati sono numerosi.
Si parla ben poco di questo satellite lontano e misterioso. Eppure le sue caratteristiche sono straordinarie, sia da un punto di vista dinamico che fisico. Immerso nel gelo più profondo, riesce a meravigliarci con effetti speciali che nessuno poteva immaginare prima di averlo osservato da vicino. Un mondo favoloso, il luogo ideale per tante fiabe legate al freddo più intenso. Forse l’avete già capito: voglio parlarvi di Tritone, il più grande satellite di Nettuno.
Basta vedere l’immagine in evidenza per comprendere subito come siano stati gli antichi cinesi a raggiungere per primi il sistema satellitare di Saturno. Il loro celebre simbolo dello ying e yang è stato impresso senza ambiguità sul terzo satellite (per dimensioni) Giapeto. Forse, quando ci si avvicinerà veramente alla sua superficie vedremo anche un bandiera che si erge davanti allo spettacolo del pianeta con gli anelli.
Così come artificiosa appare la distinzione in razze (che la scienza ha ormai dimostrato non esistere) degli esseri umani, allo stesso modo possiamo considerare quella tra asteroidi e comete: solo un comodo e sbrigativo metodo, privo di fondamento fisico, per distinguere corpi sempre freddi e scuri da altri che, vicino al Sole, si illuminano di immenso. Abbiamo parlato varie volte sulle pagine di questo Circolo di quanto all'Universo non interessino le classificazioni, facciamolo una volta ancora, riproponendo questo articolo scritto qualche anno fa...
Quanto vi propongo è un vecchio articolo del 2008, nel quale ironizzavo sulla biodinamica. Purtroppo, essa è ormai diventata una scienza a tutti gli effetti, pur basandosi solo e soltanto su atti di fede. Dopo aver parlato di Giordano Bruno e aver ricordato il "cargo cult" di Feynman (per non parlare del GW), mi sembra doveroso riproporlo ancora una volta, dopo averlo già inserito come quarta puntata della serie "Che fai tu, Luna , in ciel?".
Non solo vino tra le passioni del nostro Enzone! Quando di tratta di portare avanti una battaglia per la verità, ci mette anima, corpo e... faccia! Vediamo cosa è stato capace di fare per amore del suo Tanaro.
A parte i piccoli problemi di salute che mi hanno un po’ bloccato, è giunta l’ora di risolvere velocemente i due ultimi quiz sui sistemi non inerziali e passare, poi, a tirare un po’ le somme, aggiungendo un minimo di … matematica. Forse, forse, avete capito che Coriolis & co. mi piacciono abbastanza ...
Il titolo non è di quelli che catturano... Non si parla, infatti, di collisioni o di distruzioni del genere umano. Per cui, spesso si decide di soprassedere e lasciare questi pezzetti di roccia dove stanno e pensare ai misteriosi giganti dell’Universo (non nel nostro blog, però, dove le dimensioni non hanno importanza!). E’ un vero peccato, perché molte conquiste scientifiche si devono proprio a questi corpi minori che hanno caratteristiche impossibili da trovare altrove. In particolare, essi - nel loro piccolo - sono stati capaci di dimostrare la veridicità di molte ipotesi teoriche e di processi non rivelabili nei giganti cosmici.