Diamo il dovuto spazio alla relatività galileiana e alle formule che la descrivono. Senza di lei sarebbe assurdo entrare nella relatività di Einstein. Lui stesso è partito proprio dai principi galileiani…
Forse non c’era bisogno di questo articolo, dato che il nostro Paolo aveva già inserito figure più che sufficienti a spiegare il fenomeno. Tuttavia, voglio ulteriormente semplificare la situazione attraverso grafici ancora più dettagliati in modo da passare, quasi senza accorgersene, da spazio a spazio-tempo. Un passaggio che non solo ci aiuta a seguire il passo fatto da Einstein, ma anche quello legato ai prossimi articoli della QED. La semplicità è sempre fondamentale.
Mi sono accorto di aver creato un po’ di confusione. Chiedo scusa e cerco subito di mettere le cose a posto, semplificando il problema (spero...).
Non abbiate paura. Aspetto ancora un po’ a iniziare la relatività speciale di Einstein. Nel frattempo, però è meglio prepararle la strada. Ricordiamoci, infatti, che il grande fisico ha essenzialmente fatto un lavoro da “ape”, raccogliendo di qua e di là e mettendo insieme i vari pezzi attraverso geniali intuizioni. Ancora una volta tutto è nato con il problema dell’etere. Facciamo, però, un passo indietro e parliamo soltanto di relatività. Eccovi un piccolo QUIZ che mi vergogno a proporre, ma che ci permetterà di fare un po’ di storia della Scienza.