Molto vicina, molto più giovane, con una massa più di due volte quella del Sole, Vega ha sempre avuto un ruolo di rilievo nella fantascienza. Purtroppo, però, non sembra proprio volere avere figli, per cui nessun alieno: i vegani restano solo quelli terrestri!
Scoperta una galassia ricca di stelle di Popolazione III. Ma aspettiamo prima di cantar vittoria...
Trovato (con molti forse) un pianeta con una temperatura "vivibile". Che tristezza, però, per gli abitanti...
Le osservazioni di Webb ci portano sempre più indietro nel tempo, ma piuttosto che risolvere complicano le interpretazioni.
Il telescopio Webb ci ha abituato a vedere oggetti, prima praticamente invisibili. Esso è comunque all'altezza della situazione anche quando "non vede" più quello che era stato visto circa vent'anni fa.
In procinto di partire per qualche giorno di vacanza, qualche pensiero in libertà sull'odierna Cosmologia...
L'accoppiata JWST-Einstein ancora una volta permette di sbirciare tra i segreti dell'universo. E le sorprese continuano....
Le straordinarie capacità di Webb sono riuscite a descrivere la temperatura dell'atmosfera e la sua composizione di un pianeta gioviano caldo a 280 anni luce da noi. Insomma, è più facile fare le previsioni su pianeti extrasolari che sul nostro, dove la meteorologia è legata a interessi che di scientifico hanno ben poco.
Anche le galassie meritano un po' di riposo, ma qualcuna sembra proprio esagerare...
I pianeti giganti non amano la presenza di stelle troppo massicce nei loro dintorni. Prima che possano formarsi, le radiazioni nel lontano ultravioletto di stelle troppo massicce riescono a disperdere il gas dei dischi protoplanetari di stelle di massa minore.
Trovata, probabilmente, acqua calda anche nella zona più fredda del Sistema Solare. Un sorprendente regalo di Webb.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sul redshift e sulle capacità di Webb. Il tutto nasce da un suggerimento del nostro amico Frank che ha giustamente notato un po' di confusione sulla rete. Speriamo che questo articolo-ciliegina serva a dare una spiegazione qualitativamente sufficiente.
Dopo Giove e Nettuno il telescopio James Webb non poteva certo ignorare Urano. Ancora una volta il pianeta, ripreso nel vicino infrarosso e tradotto in falsi colori offre una differente visione rispetto alle tradizionali immagini riprese nello spettro del visibile, rivelando una inedita ricchezza di dettagli, tra cui il sistema di anelli e la calotta polare nord.
Una eccezionale unione tra due stelle di neutroni ha permesso al telescopio Webb di individuare la presenza di elementi pesanti, come il tellurio, lo iodio e il torio.
Il telescopio Webb continua a sfornare informazioni sull'Universo giovane e risulta sempre più chiaro che la crescita e l'evoluzione delle galassie è stata molto più rapida di quanto si credesse fino a pochi anni fa.
L'attività del James Webb Space Telescope, dopo il primo anno di osservazioni, sta producendo significativi risultati che iniziano a chiarire le modalità del passaggio tra la Fase Oscura dell'universo ed il termine dell'era della Reionizzazione, confermando l'idea di un universo giovane molto dinamico e già notevolmente differenziato nei suoi elementi costitutivi.