Superman ha una caratteristica fondamentale che lo rende pressoché invincibile: è più veloce della luce. Anche se superare la velocità della luce è impossibile per ogni creatura che abbia massa, qualcuno potrebbe già avvicinarsi molto più di quanto pensiamo...
Con le geodetiche e con il vettore tangente a loro, siamo pronti a descrivere lo spaziotempo curvo. Non resta che determinare come l'energia e tutte le sue forme (non solo la massa) lo possano deformare. Abbiamo tutti mezzi per descrivere ciò che l'energia ordinerà alla spazio tempo di fare. Newton diventerà nuovamente indispensabile.
Non è la prima volta che ne parliamo, ma ho pensato a una "ciliegina" molto semplificata che, però, potrebbe dare una buona visione d'insieme del concetto di fondo. Ricordiamoci sempre che l'energia si deve conservare!
Come detto, questa serie di articoli vuole essere veramente divulgativa e adatta a qualsiasi livello, sempre che si abbia già un'infarinatura dei concetti di limite, derivata e integrale. Per ottenere ciò, penso che non mi picchierete se a volte sarò ripetitivo e quasi banale. Nella versione definitiva, si potrà sempre cercare di compattare meglio la materia e renderla più uniforme. Per adesso pensiamo ad affrontare nel modo più chiaro possibile i concetti fondamentali.
Il nome mi piace poco, ma a causa dei problemi che possono causare ai satelliti artificiali sono stati chiamati "elettroni killer". In qualche modo, essi ci permettono di completare (che grossa parola) la struttura difensiva della nostra Terra verso lo Spazio e le sue radiazioni.
Come già detto, in fisica esistono molto spesso procedimenti diversi per risolvere un certo problema. La soluzione che riporto io potrebbe anche non essere la più rapida. La difficoltà dell’esercizio sta nella stretta relazione esistente tra il moto del cubo e quello del cuneo (e viceversa). Una sola forza si scompone e si ricompone intrecciando le accelerazioni finali dei due corpi in movimento.
Tra topologia e relatività stiamo volando un po' troppo in alto e mi sembra giusto accontentare anche i meno esperti con qualche semplice esercizio di meccanica classica. Iniziamo con la cinematica e con un esercizio veramente banale che si può risolvere anche sotto un ombrellone.
E' una parte essenziale delle nostre difese contro gli attacchi alieni e, nello stesso tempo, ci regala emozioni fantastiche come le aurore polari. Ha una struttura che sembra semplice e invece è ancora misteriosa con tutti i suoi cambiamenti di umore, a volte positivo e a volte negativo. E poi che dire delle sue corse frenetiche attraverso la superficie del globo? Insomma, da chi se non dal campo magnetico terrestre potevamo aspettarci uno ... jerk?
Non bastava l'accelerazione a complicare la vita! Adesso arriva anche il jerk e si tira dietro tutti i suoi parenti.
E va bene, via, riprendiamo il discorso e vediamo che altro ci aspetta!
Lo scopo di questo articolo è quello di affrontare la variazione dell'accelerazione e come questa e le sue sorelle di grado più elevato siano introdotte sia attraverso percorsi curvilinei alquanto laboriosi sia agendo sull'acceleratore e sul freno di un qualsiasi veicolo anche in moto rettilineo. In questa prima parte, decisamente più semplice, ci dedichiamo a un problema di pura cinematica.
Un piccolo quiz che anticipa la seconda parte del viaggio verso un buco nero stellare. Tanto per tastare il polso…
Concludiamo l'aberrazione della luce con un effetto molto particolare, di elevatissima energia, che contraddistingue i getti relativistici degli attori più potenti del Cosmo: la radiazione di sincrotrone, un altro bellissimo gioco messo in piedi da elettroni e fotoni, in grandissima forma, aiutati da un campo magnetico.
Questo articolo ha quattro asterischi non tanto per i concetti che espone, quanto perché necessita di una buona conoscenza sia della relatività speciale sia di quella generale. Inoltre, affronta ancora una volta il paradosso dei gemelli nella forma da molti usata come la più ovvia, ma che lo è solo apparentemente. Si sente dire: “Basta tener conto della RG è tutto diventa banale”. Sì, ma come e perché? Più che una spiegazione, l’articolo vuole essere una possibile fonte di discussione, dato che l’interpretazione che viene data è abbastanza personale e non da tutti accettata.
Un altro piccolo, ma fondamentale, passo verso la relatività generale. Il principio di equivalenza che pone sullo stesso piano un sistema accelerato e un sistema sotto l’effetto della gravità comporta conseguenze quasi inaspettate anche sul tempo. La famosa "piastra" torna in campo…
Un po’ di Scienza qualitativa e alla portata di tutti, anche di chi non può vedere la matematica. Un risultato, però, che mostra in pieno il genio di Galileo Galilei.
Riflettiamo un po’ sulla nuova velocità, su quello che riesce a fare una forza e sulla fantasia scientifica. Un momento in cui tirare il fiato per poi lanciarsi verso la massa-energia , tante volte citata, ma, non sempre, veramente compresa.
- 1
- 2