Vent'anni di lavoro per la preparazione di GAIA, un'idea chiara in testa già con i pochi dati a disposizione prima della missione e, infine, la conferma, analizzando 1.7 miliardi di stelle osservate da GAIA. C'è da esserne fieri... grande Amina.
Se non ci fosse ALMA bisognerebbe inventarlo subito. Analizza oggetti invisibili e trova gli errori di direzione, scoprendo che le galassie (quelle antiche almeno) erano circondate da immensi aloni di idrogeno neutro.
E’ ormai una frase provata e comprovata dalle osservazioni: siamo veramente figli delle stelle. Tuttavia, potrebbe darsi che gli elementi che formano i nostri corpi provengano da ben più lontano…
No, calmi tutti! Non sto parlando di massa oscura, ma di massa “scura”, ossia difficilmente visibile, ma del tutto “normale”. Per adesso il risultato è stato ottenuto per la nostra vicina di casa, Andromeda, ma… chissà
Il titolo di un recente lavoro condotto su oltre 3000 galassie sembra aver dimostrato un legame molto stretto tra buco nero centrale e la materia oscura che circonda la galassia ospitante. Il titolo non lascia dubbi: CONNECTING DARK MATTER HALOS WITH THE GALAXY CENTER AND THE SUPERMASSIVE BLACK HOLE (Il legame tra l’alone di materia oscura, la zona centrale della galassia e il buco nero supermassiccio). Chi la fa da padrone è, senza dubbio, la materia oscura.
Abbiamo appena parlato del programma Sloan che ci ha portato a sentire il suono del violino primordiale, permettendoci di riconoscere la vibrazione e la qualità dello strumento. Tuttavia, i dati di questa favolosa ricerca servono anche a scopi ben più terra-terra. Ad esempio, possono aiutarci a descrivere molto bene cosa circonda una galassia. Solo gas e polvere che chiude la città cosmica come un bozzolo oppure anche un continuo e rapido movimento di nuvole? Contro le idee correnti, la verità sembra la seconda.
L’Italia è ricchissima di beni artistici e di siti archeologici, lasciati in balia dell’inclemenza del tempo e dell’uomo. Pompei si sta sgretolando, ma i soldi prendono altre strade. Fortunatamente, l’Universo è altrettanto ricco di reperti archeologici che non temono i disastri umani e che si sono perfettamente conservati. L’unica difficoltà è la loro rarità e la difficoltà di scoprirli. Occorrono occhi veramente ben allenati!
Una gigantesca nube di idrogeno sta puntando dritta verso la Via Lattea. Uno scontro la cui conclusione è ovvia: la nube-Davide non può che soccombere alla galassia-Golia. Basterà l’alone galattico, fortemente ionizzato, a distruggere l’intruso. Ne siamo proprio sicuri? Sembra proprio di no.