L'influenza dei mutamenti ambientali sulla storia umana è un fattore non secondario con cui varie culture si sono dovute confrontare. Le indagini archeologiche moderne, condotte con metodi sempre più raffinati, permettono di evidenziare dati preclusi agli studiosi di un secolo fa e di avanzare nuove ipotesi sull'improvvisa decadenza di civiltà fiorenti. E talvolta i mutamenti ambientali sembra siano stati tanto inattesi quanto rapidi e distruttivi. Veri e propri "fulmini a ciel sereno". L'antica civiltà nordamericana "Hopewell" fu cancellata dalla caduta di un corpo celeste?
Ogni anno in aprile e in settembre avviene un fenomeno naturale molto suggestivo in Alto Adige a cui lo studioso Dietmar Bernardi ha dato il nome evocativo “Il Sole diviso”. I suoi studi sono un interessante fonte sul possibile significato archeastronomico di questo avvenimento.
Oggi proponiamo un altro interessante articolo tratto dal blog Easy Astronomy dell'amico Carlo Azimonti.
E, visto che vi si parla di meridiane, non possiamo non ricordarvi gli altri articoli presenti nel nostro archivio, grazie ai quali potrete approfondire l'argomento...
Un anno fa, quando si cominciava a riassaporare il piacere delle gite fuori porta, convinti che la pandemia sarebbe presto diventata un lontano ricordo, l'amico Carlo suggeriva di trascorrere una giornata all'aria aperta alla scoperta di un pittoresco sito archeologico nei pressi di Bolzano. Perché, dunque, non riproporre lo stesso consiglio, visto che oggi ci troviamo più o meno nella stessa situazione?
Poteva un'insegnante in pensione innamorato di mare, montagna e cielo stellato, per di più iscritto per venti anni all'Unione Astronomica Italiana e residente nella Strada del Vino, sfuggire al campo gravitazionale di Enzone Zappalà? Decisamente no. E l' "impatto" è stato tanto piacevole quanto inevitabile.
E' con grande piacere, quindi, che inauguriamo la collaborazione con Carlo Azimonti, proponendo l'articolo che segue, pubblicato su Easy Astronomy, il suo blog.
E’ stato finalmente capito il significato di una tavoletta babilonese considerata a lungo misterioso. Non è altro che l’inizio del calcolo trigonometrico, risalente a circa 3700 anni fa, ben prima di quanto abbiano poi fatto i greci. Una trigonometria molto utile per costruire palazzi e templi e tracciare canali. Se si pensa cosa sta accadendo oggi in quei luoghi, mi vengono dei brividi freddi… Chissà se i cicli storici sono veramente periodici…
Sappiamo bene come gli eventi astronomici abbiano da sempre influenzato la storia dell’uomo. Il non conoscere e il non capire rendevano sacre, magnifiche o terrorizzanti, certe manifestazioni dell’Universo che non rientravano nella “routine” quotidiana. Le eclissi totali di Sole devono aver spaventato migliaia e migliaia di sovrani, di condottieri, di sacerdoti, di gente comune…
L’eclisse totale di Sole, in un ben definito luogo della Terra, è un evento piuttosto raro e se veramente ciò che descrive Omero è un’eclisse, ciò darebbe una quasi sicura datazione della guerra di Troia.
Stupefacente scoperta: i babilonesi utilizzavano le aree per calcolare lo spazio percorso da Giove, proprio quello che abbiamo imparato a fare nelle prime lezioni sugli integrali.
Parlo poco di archeoastronomia, anche se spesso questa Scienza comporta risultati affascinante e di grande interesse. Purtroppo, troppo spesso, estrapolazioni del tutto inventate vengono usate dai media più “scalcinati” per portare a storie del tutto assurde e idiote. E’ bene saper valutare, ma non rifiutare tutto per partito preso.
Questo bellissimo articolo è stato tratto dal libro: "Archeoastronomia italiana" del prof. Giuliano Romano e indicatomi dalla nostra carissima e preziosa Gioyhofer, una vera esperta in questo campo. Buona lettura!
Una piccola-grande esperienza umana e culturale che ho avuto in Sardegna. Ve la voglio raccontare, anche perché ha dei risvolti decisamente astronomici.