Conoscere la reale forma della Terra pone sfide non trascurabili. Ciò vale anche per i pianeti rocciosi, i pianeti nani e gli asteroidi, non si tratta di semplici questioni "formali" ma di importanti aspetti che possono fornire utili chiavi d'accesso alla conoscenza delle loro strutture interne.
No, cari amici, questo blog non è diventato un sito di fantascienza o di ironia a tutti i costi. Tuttavia, certe news, a volte, fanno proprio sorridere...
Ha il diametro di un solo chilometro, ma si trova benissimo, per adesso almeno, nel seguire la Terra lungo la sua orbita.
Anche se ben pochi l'hanno ricordata, la missione Lucy della NASA è partita pochi giorni fa per il suo viaggio che durerà 12 anni e che la porterà a visitare un certo numero di asteroidi troiani.
Ebbene sì, anche nel nostro Sistema Solare esistono i "mediani". In fondo anche loro stanno sempre "lì nel mezzo", ma ben difficilmente riusciranno a regalare un Premio Nobel a qualcuno, malgrado oggi attirino l'interesse (senza volontà di ricordare) di molti giovani.
La faccenda che vado a trattare mi interessa in prima persona, ma rispecchia un'abitudine che sta diventando sempre più attuale e comune: dimenticare il passato.
Leggo con un certo interesse (grazie anche alla segnalazione di Guido) un paio di articoli relativi all'asteroide triplo 216 Kleopatra. Un asteroide che mi riporta indietro negli anni, quando con telescopi quasi amatoriali si riusciva già a prevedere ciò che oggi si raffina (ma non si stravolge) con la tecnologia più elevata.
Non sappiamo ancora se aveva acqua oppure no, se aveva vita oppure no, se è ancora attivo oppure no, però sembra assicurato che Marte è colui che sporca di più lo spazio.
Anticipiamo i media, una volta tanto !?
Gaia sempre e comunque. Una missione fantastica che ha reso pubblica, da pochissimo, la terza serie di dati.
Come ampiamente previsto anche Bennu mostra la presenza di pezzi alieni e, in particolare, della famiglia di Vesta. Eccezionale scoperta? Non direi proprio... se pensiamo che pezzi di Vesta sono presenti anche sulla Terra, malgrado la sua atmosfera bruci facilmente la maggior parte delle rocce aliene.
Le analisi dettagliate della superficie del piccolo Ryugu hanno confermato ciò che si sapeva da anni: questi oggetti non possono che essere frammenti di collisioni, probabilmente multiple.
La situazione per l'homo sapiens sapiens si fa sempre più dura. Tanta tecnologia, ma sappiamo benissimo come sia sufficiente una forte tempesta solare o anche un minimo prolungato (e il conseguente aumento dei raggi cosmici) per mettere fuori gioco tutta la spazzatura che stiamo mandando attorno alla Terra. E come farà l'uomo cellularizzato a vivere senza smartphone? Zitto, zitto anche un asteroide ci ha mandato un segnale...
Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato come l'impatto di meteoriti possa avere facilmente formato semplici aminoacidi e innescato la nascita delle prime cellule terrestri. Che dire? Siamo proprio figli dei miei "cari" asteroidi.
Mettere il sale sulla coda vuol dire catturare qualcuno, in particolare gli uccellini. Il significato dovrebbe derivare dal fatto che se si riuscisse a mettere del sale su una coda di un veloce passero vorrebbe dire averlo sicuramente già catturato. Tuttavia, a noi interessa molto di più il sale che -quasi per caso- è stato scoperto sulla cometa visitata dalla sonda Rosetta.
Passare da un asteroide a una racchetta da tennis, anche se attraverso la stazione spaziale, non è un piccolo salto... ma quando c'è di mezzo il momento d'inerzia tutto è possibile...