L'uomo e la sua bramosia di denaro sta oscurando sempre di più le meraviglie del cielo notturno. Un gioco ad alto rischio che ci ricorda la fine dei dinosauri.
Anticipiamo i media, una volta tanto !?
Anche se ben lontano dai limiti di pericolo mediatico, un asteroide "pericoloso" (è passato piuttosto vicino a noi: circa 3 milioni di chilometri), ha permesso ai radiotelescopi americani di scatenarsi e di prendere delle immagini con una risoluzione simile a quella che si ha durante un passaggio veramente ravvicinato (4 metri per pixel).
Il piccolo (15 metri di diametro) 2018 BD20 ha prima sfiorato la Luna e poi la Terra, passandole a circa 35 000 km. Tra una perseide e l’altra stiamo attenti alle pietre un po’ più grosse…
Ricordate l'isteria collettiva scatenata, nel 2004, dalla scoperta che l'asteroide Apophis aveva quasi il 3% di probabilità di colpire la Terra nel 2029? Successivi studi hanno fortemente ridimensionato la probabilità di impatto a una su centomila nei prossimi cento anni: bassissima, ma non nulla... necessario, quindi, continuare a monitorare quell'asteroide e altri 1800 ritenuti potenzialmente pericolosi, nella speranza che la tecnologia, nei prossimi anni, affini gli strumenti (tipo il trattore gravitazionale) per intervenire in tempo utile qualora se ne ravveda il bisogno (sempre che la politica lo consenta!).
Tutto a posto, quindi? Mica tanto... 2015 TB145, 2018 GE3 e 2010 WC9, avvistati solo poche ore prima del loro incontro ravvicinato con il nostro pianeta, sembrano volerci ricordare la nostra fragilità nei confronti dell'Infinito Teatro del Cosmo!
In questo articoletto non parliamo di qualche scoperta o stranezza imprevista, ma solo di una situazione più che normale che si ripete più o meno costantemente (e speriamo che lo faccia a lungo…).
Sappiamo bene quanto i media parlino ben poco degli asteroidi se non solo quando qualcuno di loro si avvicina “pericolosamente” al nostro pianeta. In quei casi (a volti montati di proposito, in linea con il catastrofismo dilagante) ci si ricorda che sono corpi (anche se “minori”) del Sistema Solare, dotati di massa e velocità, capaci di liberare, in un eventuale urto, una quantità non indifferente di energia cinetica. Vale la pena spendere due parole sull’energia che viene trasferita alla Terra a seguito di un impatto con uno di questi “piccoli” oggetti.
Quante volte i media hanno gridato alla catastrofe quando un piccolo oggetto sfiorava la Terra? Si sono sempre buttati sulla notizia come avvoltoi, anche quando erano già apparse le smentite scientifiche. In realtà, non c’è stato nessun rischio legato all’asteroide di Halloween, ma le sue dimensioni e la scoperta così tardiva sollevano non pochi spunti di riflessione.
Media INAF torna in ballo. Questa volta, però, l’articolo in questione è proprio della Redazione e quindi le cose dette acquistano un rilievo ancora più grande del solito. Un magnifico esempio di come non debba essere data un’informazione… in parte anche sbagliata.
Anche se, al momento, non vi sono asteroidi descritti dai media come pericolosi per la Terra, mi è sembrato interessante parlarvi un po’ dei NEA (Near Earth Asteroids) e dei problemi ad essi collegati.
La regola delle probabilità ci dice che più un asteroide passa vicino alla Terra e più il suo diametro tende a essere piccolo. E meno male che è così! Tuttavia, 2014 HQ124 va un po’ contro la norma. Passerà a 3.3 distanze lunari, ma le sue dimensioni rasentano i 700 metri. Un proiettile niente male…