Non stupitevi più di tanto. Sembrerebbe assurdo che questo articolo sia scritto da un feroce oppositore delle teorie strampalate basate su ipotesi non confermabili e, ancora di più, di tutti gli agganci esoterici alla Scienza vera. Tuttavia, lo strano esagono che risiede stabilmente al polo nord di Saturno, mi ha fatto fare una ricerca su una disciplina che ha risvolti molto simili alla biodinamica di Steiner (cosa che ritengo pura spazzatura), ma che ha anche dei lati affascinanti e da non trascurare completamente.
Siamo giunti a Iperione, un corpo di dimensioni non certo trascurabili, ma dalla forma del tutto irregolare (360 x 266 x 205 km). Un unicum tra i satelliti di certe dimensioni (o quasi), anche perché la sua rotazione attorno all’asse è del tutto caotica. Inoltre, è un satellite che conosco molto bene…
Nessuna meteora o bolide o esplosione nella bassa atmosferica. Uno dei tanti giochi della luce, in questo caso artificiale…
Plutone e Caronte sono un esempio da seguire per molte coppie terrestri. Pur essendo legati da moltissimi anni, l’amore reciproco non è mai diminuito. Mentre Plutone (il marito?) cerca di regalare vestiti all’ultima moda alla sua compagna (Caronte?), Caronte cerca di salvaguardare al meglio il vestito più leggero del compagno, una vera rarità per il Sistema Solare.
Non è solo la gravità che unisce strettamente Plutone e il suo satellite–fratello Caronte. La loro intesa è perfetta: tutti e tre i periodi (rotazioni intorno agli assi e rivoluzione) sono uguali. Essi fanno, però, qualcosa di più: Plutone utilizza il suo satellite (o -meglio- compagno di avventura) per mostrare le sue capacità artistiche, con l’insostituibile aiuto del lontano Sole.
Chiamarla pioggia è una mia interpretazione molto pittoresca che può essere tradotta in una continua caduta e un continuo risollevamento della tenue atmosfera di Io. La scoperta è di particolare interesse in quanto si ricollega strettamente alle future osservazioni delle aurore gioviane che la sonda Juno, in orbita attorno al gigante gassoso, inizierà tra non molto.
Materia oscura, energia oscura, radiazione oscura… Tutto ciò che non si riesce a spiegare o a osservare ha ormai preso il nome di “oscuro”: fa fine, non impegna ed è molto di moda. Non sobbalzate sulle sedia, quindi, se fa l’ingresso anche l’idrogeno oscuro. Questa volta è stato confermato da esperimenti di laboratorio e ha tutte le possibilità di esistere nelle atmosfere dei giganti planetari.
Riporto la soluzione di un quiz che ha riscosso poco successo… Forse, eravamo troppo vicini alla Terra. Comunque, vale la pena ricordare un tipo di nubi molto raro ed estremamente affascinante.
Mentre cerco di scrollarmi di dosso una bella influenza, tengo “caldo” il sito con una stupenda immagine di nubi colorate ammirate da una rondine (penso). Ne approfitto per riproporre un articolo di due anni fa relativo proprio a questo tipo di nuvole e al genio di Van Gogh…
Un’immagine i Plutone che ci ricorda qualcosa di molto familiare che tutti i bambini hanno disegnato almeno una volta.
Un semplice quiz che si ricollega al modo con cui avevamo rappresentato l’infinito nelle lezioni di Matematica…
Era stato chiamato “pianeta diamante”, a causa della presenza abbondantissima di carbonio nel suo interno. Poi si sono aggiunte altre osservazioni che hanno cambiato un po’ la situazione, ma 55 Cnc e rimane una super terra veramente strana o quanto meno “esotica”. A parte la temperatura non proprio ideale per una vacanza riposante, sembra che l’acido prussico dia un tocco in più alla sua atmosfera… Mandarci in viaggio premio molti dei nostri politici…?
La relazione tenuta al Congresso americano dal Prof. John R. Christy, una delle massime autorità mondiali della Scienza dell'atmosfera, ha fatto raffreddare di molto il tanto desiderato e auspicato riscaldamento globale. E adesso... che altro trucco si inventeranno gli scienziati "politicizzati" e lautamente pagati? In Italia di tutto ciò nessuno se ne cura...
Marte non ha pace: acqua o non acqua? Vita o non vita? Una nuova terra da conquistare o un pianeta da studiare come tutti gli altri? Una recente ricerca sembra dare una risposta abbastanza decisiva, anche se deve essere letta tra le righe…
Probabilmente, una nana rossa non ha mai avuto niente a che fare con gli uomini o con qualcosa di molto simile a loro. Tra le stelle, però, l’informazione viaggia alla velocità della luce e ben presto si è saputo che l’evoluzione biologica può portare a una razza veramente deleteria. La nane rosse sono già di per sé stelle piuttosto nervosette (non si sa se ciò sia dovuto alla loro piccola stazza) e l’idea di fornire energia a qualcosa di così assurdo, come la razza umana, le aumenta ancora di più la tensione e la rabbia. Fatto sta che si premuniscono fin da subito e rendono i loro pianeti invivibili: meglio prevenire piuttosto che correre ai ripari troppo tardi. Vi racconto una storia recente che può anche avere una motivazione diversa da quella troppo “umanizzata”...
E se guardando la Luna riuscissimo a capire molto di più del clima terrestre di quanto si ottiene con i modelli raffazzonati che ci investono quotidianamente e mirano solo al catastrofismo, utile a imporre qualsiasi decisione politica? Più esattamente, sono di estremo interesse le eclissi totali di Luna e il… colore del prezioso satellite.