Un passo decisivo per la vita fuori dalla Terra: Encelado ha una grande riserva di fosfati, base fondamentale per le creature viventi.
Ricordate la sonda Cassini? Quella che ha volteggiato tra Saturno, i suoi anelli e i suoi satelliti per molti anni e ci ha illuminato d'immenso su quell'angolo di Universo? Se vi ricordate di lei e vi siete mai chiesti cosa potrebbe avere visto dopo essersi tuffata tra le braccia del gigante gassoso, state per avere la risposta alla vostra domanda.
I batteri di Encelado sembrano continuare a mandarci messaggi, ma noi preferiamo cercare la vita dove probabilmente non c'è mai stata (o anche peggio)...
Perché Marte e non, per esempio, Venere o Giove o il Sole stesso? Per rispondere dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo e parlare di quel meticoloso osservatore che è stato Tycho Brahe, per poi farne due in avanti che ci condurranno fino a Giovanni Domenico Cassini e John Flamsteed, passando per l'onnipresente Giovanni Keplero.
Sale, temperatura giusta, nutrimento... mancavano solo le correnti oceaniche per rendere sempre più "vivibile" l'oceano di Encelado.
Ancora una volta i piccoli Davide riescono a vincere contro i grandi Golia. Questa è la volta di Titano e Saturno, ma tra breve toccherà a Callisto (e fratelli) e Giove.
Fino all'ultimo momento Cassini ha cercato di fare Scienza (e che Scienza!). Infilandosi tra gli anelli e il pianeta non ha certo cercato solo il brivido di un tragitto rischioso e mozzafiato, ma ha immagazzinato dati fino all'ultimo, regalandoci regali insperati.
Cassini ha chiuso in bellezza la sua lunga e fantastica missione, ma gli ultimi dati sono sorprendenti e farebbero venir voglia di richiamarlo al lavoro... Mentre cadeva verso il pianeta è stato investito dal materiale che stava cadendo dall'anello D (il più interno) verso l'atmosfera saturniana. Acqua, ovviamente...? Nemmeno per sogno: di tutto e di più!
Finalmente la temperatura era salita a sufficienza per permettere osservazioni nell'infrarosso della stratosfera sopra il polo nord di Saturno e Cassini ha eseguito il suo compito. Bene, a centinaia di chilometri di altezza rispetto alle nuvole che formano il celebre esagono, ne è stato visto un altro, quasi perfettamente uguale e ben definito... Il fenomeno, ancora inspiegato, mi ha fatto pensare a Castel del Monte...
Continuiamo a cercare qualcosa dove non c’è (e probabilmente non c‘è mai stata), mentre un po’ più lontano c’è chi inonda lo spazio di prove sempre più “pesanti” sulla sua possibile vita biologica.
Saturno e la Terra si assomigliano più di quanto ci si potesse aspettare. Il pianeta con gli anelli potrebbe subire variazioni climatiche simili alle nostre… Perché non mandare qualche inviato molto televisivo e poco specialista in loco?
Cassini si è addormentato, ma la sua lunga vita continua a dare spunti per ricerche nuove e importanti. Sono contento tre volte di avere scritto questo articolo, per diverse motivazioni.
Malgrado sia stata provata la completa indipendenza tra fenomeni estremi, quali uragani e tornado, e il clima terrestre su lunga scala, si continua a sentire che questi ultimi sono in netto aumento (non è vero, tra parentesi) e che sono nati nuovi e speciali fenomeni atmosferici: le bombe d’acqua, in tempi remoti chiamati acquazzoni (un nome che non fa fine e impegna troppo). Se gli allarmisti del riscaldamento globale avessero ragione, cosa dovremmo dire di Titano?
A pochi giorni dal termine della straordinaria missione della sonda Cassini, mi fa piacere riproporre un articolo pubblicato nel vecchio sito nel 2013, che riporta i risultati di una interessantissima ricerca, tra i cui autori ci sono dei cari colleghi e amici, italiani per di più. Studiando attentamente i dati di Cassini e soprattutto i colori dei satelliti e degli anelli si sono raggiunte conclusioni che sembrano molto solide e definitive. Anche se i fondi per la ricerca scendono sempre più in basso, l’intelligenza italiana riesce ancora a supplire a queste carenze.
...e sto per portare a termine la ventennale missione affidatatami da voi umani, dopodiché ne inizierò un'altra che non avrà mai fine!
Stupefacente serie di immagini riprese da Cassini, da una posizione veramente unica. Sono solo i suoi anelli, ma...