Sarà, forse, perché si sente troppo osservato e -soprattutto- calpestato, ma Marte fa di tutto per nascondere molti dei suoi segreti. Ancora una volta, malgrado le passeggiate mediatiche di Curiosity che continuano a entusiasmare molti astrofili di un certo tipo e a farli viaggiare verso conquiste future del pianeta rosso, non solo improbabili, ma scientificamente ridicole, le informazioni più interessanti provengono sempre dagli strumenti che guardano da lontano il nostro vicino di casa. E’, oggi, la volta dei suoi ghiacciai, sapientemente coperti dalla polvere.
Dawn è stato catturato dalla gravità di Cerere e ha iniziato a orbitare attorno al pianeta nano e alle sue strane macchie bianche.
Crateri e macchie biancastre facevano pensare a impatti recenti che avessero messo a nudo ghiaccio sottostante. L’ipotesi continua a rimanere valida, ma le macchie bianche stanno cominciando a prenderci in giro. Bravo Cerere, crea un po’ di difficoltà a questi planetologi!
Cerere sempre più vicino e le macchie bianche si moltiplicano... Sopresa? Non più di tanto.
Cerere è un pianeta (nano) decisamente “italiano”, essendo stato scoperto nel 1801, a Palermo, da Piazzi. Come tale, poteva non avere anche lui un Monte Bianco?
L'immagine ottenuta da una distanza di 237. ooo chilometri è la migliore mai ottenuta. E', comunque, troppo presto fare illazioni sulla morfologia del pianeta nano (chiamiamolo così...). Sempre in bella evidenza la macchiolina bianca alquanto misteriosa... Una pizzeria "Bella Napoli"? In fondo Cerere è stato scoperto a Palermo quando faceva parte del Regno delle Due Sicilie!
Sono arrivate le prime immagini di Cerere dalla sonda Dawn, ma ancora sono inferiori a quelle di Hubble. Non mi sono certo dimenticato del primo asteroide italiano! Aspetto solo le immagini più accurate che arriveranno a fine mese. Per Cerere, oltretutto, ho un grande "feeling", avendo partecipato nel lontano 1975-76 alla campagna internazionale di osservazione […]
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