Meglio tanti piccoli pasti che uno solo troppo abbondante!
Anche nel Cosmo c'é chi ama una vita spericolata.
Il titolo farebbe pensare a pianeti come Saturno. E, invece, parliamo di binarie a raggi X che si mostrano attraverso una serie di anelli concentrici.
Ne abbiamo parlato da poco, ma ci ritorniamo con piacere, dato che è stato presentato ufficialmente il "film" più fantastico degli ultimi anni (se non secoli). Dura solo poco più di un minuto, ma vale la pena guardarlo e riguardarlo, sapendo che ci sarà sicuramente un seguito, legato alle osservazioni del 2021.
Una delle analogie più usate (ma anche, spesso, fraintesa) per capire l'espansione dell'Universo è quella del palloncino che si gonfia. Ma, a volte, i VERI palloncini possono avere dei difetti o non essere perfettamente sferici...
Scoperta la prima stella di neutroni, molto timida, al di fuori della Via Lattea.
Quando il Sole sembrerà “morto” del tutto, non fidatevi! Facilmente, riuscirà a tornare in vita anche se per un tempo molto breve.
Se, seguendo le precedenti puntate dedicate alla vera storia di Vin-Census, qualcuno di voi, amici lettori, può avere pensato di avere a che fare con un dispettoso buontempone, questa volta dovrà ricredersi. Da buon viaggiatore astro-enoico, infatti, non poteva non farci una lezione seria (davvero!) su quanto vino e galassie differiscano, in fondo, solo per le dimensioni. La prossima volta che farete ruotare il divin nettare nel calice prima di degustarlo, non potrete non pensare ad Abell 2052!
L’immagine attorno a cui si sviluppa l’articolo è veramente qualcosa di prodigioso, anche se sembra una campo stellare banale e povero. Ciò che si vede è soprattutto ciò che non si potrebbe vedere: buchi neri galattici in via di formazione.
Binaria a raggi X, ma anche a raggi gamma: una bella sorpresa nella Grande Nube di Magellano.
Una doppia news concentrata, dato che il primo attore è nuovamente il nostro buco nero. Sicuramente un oggetto un po’ dispettoso e misterioso.
Il titolo si rifà a un articolo uscito da poco. Ovviamente ci riferiamo nuovamente ai buchi neri galattici. Tuttavia, questa ricerca ha veramente dell’incredibile, non tanto per il processo di determinazione usato (abbastanza comprensibile e logico), quanto per l’accuratezza dei dati necessari alla sua applicazione. Non per niente è stato usato il telescopio più potente a nostra disposizione: quello di Einstein!
Una news particolarmente interessante, dato che riguarda il più potente buco nero stellare mai osservato. Ne approfitto per fare un semplice (e semplicistico) riassunto dello stato dell’arte sull’osservazione dei buchi neri, sia stellari che galattici.
Supermagoalex ha risolto l'enigma dello scaricamento dei dati dell'archivio di Chandra. Un grazie da tutti noi. Troveremo la procedura nella pagina dei contributi. Buon lavoro...