Che il Sole influisse in modo decisivo sui cambiamenti climatici era chiaro già da molto tempo, anche se non faceva molto piacere a certe cassandre della Terra con la febbre altissima per colpa dell’uomo e della povera anidride carbonica. Due recenti lavori scientifici hanno finalmente anche dimostrato come proprio i raggi cosmici siano capaci di fare la parte più “pratica” aumentando e diminuendo la copertura nuvolosa, seguendo la capacità del Sole di spazzarli via o di permettergli l’entrata. Il minimo di Maunder e la piccola era glaciale del 1700 hanno ormai un chiaro collegamento con la nostra stella, così come molti altri periodi sia di gran caldo che di gran freddo. In questi giorni è terminato il ciclo solare 24… cosa succederà? Le premesse non sono delle migliori…