Strepitoso ALMA! E' riuscito a immortalare una galassia polverosa primordiale senza fare uso dell'amico Einstein...
La fusione di due stelle di neutroni è uno degli eventi più impressionanti dell'Universo. Purtroppo, anche se non siamo ancora a livello dei buchi neri, è un evento ben difficile da osservare (le stelle di neutroni sono molto piccole e poco luminose). Oltretutto è anche un evento molto raro di per sé. Non ci resta […]
Probabilmente questa volta abbiamo veramente assistito a una collisione in diretta nella fascia asteroidale. Dopo tanti anni di studi teorici sull'evoluzione collisionale, sulla distribuzione dei frammenti e cento altre cose del genere, ne sarei veramente contento!
Un quiz non quiz che riguarda un dramma spaziale. Proprio per la sua semplicità e per il valore didattico aspetteremo un paio di giorni prima di inserire la risposta. Provate a risolverlo, così valuterete la vostra comprensione dei principi base della relatività speciale e farete contento il Dott. Einstein… In seguito, passeremo al diagramma di Minkowski e spero che tutti i nostri lettori gli daranno del tu come a un vecchio amico.
Forse qualcuno ha giudicato la sonda Hayabusa 1 una specie di fallimento, a causa dei vari problemi intercorsi nelle sue azioni eseguite sull’asteroide Itokawa nel 2005. Tuttavia, era riuscita, comunque, a portare a terra un po’ di materiale raccolto e oggi ci stupisce con un vero “scoop”. Ci ha portato indietro fino alla nascita del Sistema Solare
Quelle che introduciamo in questo capitolo possono essere chiamate variabili, anche se in un modo molto particolare. Siamo, infatti, di fronte a stelle che variano completamente la loro vita futura, come se decidessero di ricominciare da capo. Un vero e proprio ringiovanimento o -se volete- un cambiamento drastico di stile di vita.
Una stella apparve dal nulla nel 1670 e fu visibile a occhio nudo per parecchi mesi. Non poteva che essere classificata come stella “nova”. E il nome si mantenne per secoli, con un significato molto più scientifico, collegato allo scambio di materia tra una coppia stellare. Una coppia capace di ripetere a ritmo periodico il fuoco d’artificio. Teoricamente sì, ma praticamente niente sembrava confermare l’ipotesi. Poi, finalmente, la luce non visibile, ma rilevabile, ha risolto il mistero: non uno scambio di favori ma un faccia a faccia molto violento. (Ce l’ho fatta a scrivere almeno una news… ma adesso devo scappare).
Il team di Rosetta sta scegliendo il sito di atterraggio. Una prima selezione sarà data lunedì, ossia domani. Nel frattempo, fatemi tentare una rozza ricostruzione del passato di questo piccolo grande oggetto… Se sbaglio, pazienza…