Non è il primo caso del genere che viene osservato, ma adesso la faccenda assume risvolti che meritano qualche parola in più. Chissà perché l’argomento mi fa venire in mente la problematica dei “diversi” e le varie sfumature razzistiche che dominano la quasi totalità della popolazione di un piccolo granello di sabbia sperduto nell’Universo, che invece di unirsi fa di tutto per dividersi, aggrappandosi ai motivi più beceri. Permettetemi, quindi, un articolo un po’ allegorico, senza dimenticare i risvolti puramente scientifici.
Anche se, al momento, non vi sono asteroidi descritti dai media come pericolosi per la Terra, mi è sembrato interessante parlarvi un po’ dei NEA (Near Earth Asteroids) e dei problemi ad essi collegati.
La missione Rosetta si avvicina sempre più alla sua meta, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, doppia di nome e di fatto! Le prime immagini dell’oggetto celeste mostrano una struttura binaria, con due corpi a contatto. Al di là dell’interesse scientifico di studiare da vicino una configurazione del genere, del tutto inaspettata, potrebbe sorgere un problema decisionale...
ALMA ha scoperto, probabilmente, due ammassi di frammenti ghiacciati che accompagnano un possibile pianeta lungo la sua orbita attorno a Beta Pictoris. Per adesso, si è formulata solo una semplice ipotesi, ma molto suggestiva.
Il caro “vecchio” David Jewitt (molto più giovane di me, comunque) ha colpito ancora! Dopo la scoperta del primo Kuiper Belt Object nel 1992, annunciato ufficialmente per la prima volta al simposio internazionale Asteroids, Comets and Meteors del 1993, organizzato a Belgirate sul Lago Maggiore (di cui ero presidente scientifico …ehm… ehm…), si ripresenta adesso con P/2013 P5, una cometa molto strana, anzi troppo strana per essere vera! Ricordo che allo stesso congresso, Shoemaker aveva annunciato la distruzione della Shoemaker-Levy 9, appena scoperta. Grande congresso, che nessuno dei partecipanti potrà mai dimenticare (almeno così dicono…)!
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