Nuove analisi portano a ritenere probabile che esista un fattore determinante nel causare un'estinzione di massa a seguito dell'impatto con un corpo celeste, un fattore geologico finora non considerato.
Con la giusta e dovuta calma stanno arrivano le immagini a più alta risoluzione di Ultima Thule. L'ultima arrivata è del primo gennaio, quando la sonda era a 6700 km dall'oggetto celeste, sette minuti prima di raggiungere la minima distanza.
Plutone si diverte a prospettarci giochi sempre diversi con quel poco che ha a disposizione, soprattutto ghiaccio di metano e di acqua. Questa volta tocca a dei crateri che mostrano, attorno a loro, un bellissimo anello.
New Horizons, con poco clamore mediatico, continua a mandarci immagini del suo rapido passaggio vicino all’ex pianeta e al suo compagno di viaggio. Questa volta tocca proprio a lui, Caronte, sorprendere gli scienziati.
Dopo le Alpi gli Appennini (o qualcosa del genere…). Un’immagine ravvicinata di Plutone ci mostra una catena montuosa più bassa della precedente (1000-1500 metri) che segna il confine ovest tra la zona pianeggiata e giovanissima e una zona scura e molto antica.
Cerere è un pianeta (nano) decisamente “italiano”, essendo stato scoperto nel 1801, a Palermo, da Piazzi. Come tale, poteva non avere anche lui un Monte Bianco?