Diciamo subito che, al fine di associare la fine dei dinosauri a un evento alieno, poco importa, in realtà, se il colpevole sia stato un asteroide o una cometa. Tuttavia, cercare di identificare meglio il responsabile è ricerca sicuramente interessante.
Stiamo forse per fare la loro stessa sorte? Magari non per un asteroide, ma per qualcosa di molto più piccolo? Probabilmente no, ma se l'uomo non imparerà a diventare umile e rispettoso verso la Natura, potrebbe anche darsi che la prossima volta sarà così.
Parliamo tanto di cambiamenti climatici e della ragione per cui essi avvengono. C'è chi dà la colpa all'uomo, chi a innumerevoli fattori esterni che si collegano uno all'altro in modo terribilmente caotico. Lasciamo da parte chi ha ragione e chi ha torto e/o se la verità stia magari nel mezzo o giù di lì. No, voglio solo affrontare brevemente il clima e l'uomo da un punto di vista ... relativistico e aggiungere qualche riflessione più generale.
La teoria che presento qui, per la prima volta in assoluto, è tutta mia e ho sempre avuto un leggero timore a pubblicarla, ma dopo le conferenze previste dalla grandissima scienziata americana Lisa Randall, amante sfrenata della materia oscura, niente è più vietato. Ma c'è di più... certe manifestazioni di sapere assoluto e dogmatico sono ben presenti anche negli articoli professionali sulla materia oscura. Ne presento un caso a dir poco emblematico, capace di irretire solo chi vuol essere irretito (almeno teoricamente, ma... ormai!). Il mondo ha imboccato definitivamente la direzione del guadagno e dell'idiozia elargita a larghe mani? Temo proprio di sì...
La caduta di un asteroide di circa 10 km di diametro causò, molto probabilmente, la più o meno rapida estinzione dei dominatori del pianeta: i dinosauri. Ma, ci siamo mai chiesti come i dinosauri divennero la specie dominante?
Le vie dell'evoluzione sono infinite e possono scrivere infiniti romanzi della vita...
Ricca di colpi di scena, interminabile come una telenovela, appassionante più di un giallo: è la vicenda delle estinzioni biologiche di massa, tra cui la celebre scomparsa dei dinosauri, e la conseguente ricerca di cosa può averle causate. Nessun dubbio sull'esecutore materiale, ma... chi è il mandante?! Quella che segue è la trascrizione di un articolo del sottoscritto, pubblicato sulla rivista "L'Astronomia" dell'aprile 1988. Al termine, un sintetico aggiornamento sull'evoluzione delle ricerche in materia, opera della infaticabile Daniela, e una breve conclusione del tutto soggettiva.
Un attimo di distrazione può cancellare un capolavoro, ma non è mai troppo tardi per rimediare, specialmente se il tempo non costituisce un problema...
Finalmente, sembra che ci sia stato una specie di compromesso tra i geologi (e paleontologi) e gli astronomi sulla celeberrima estinzione dei dinosauri (e di circa il 75% delle specie viventi) riferibile a circa 65 milioni di anni fa. L’impatto sarebbe stato l’interruttore per aprire del tutto le camere magmatiche del Deccan. Ne approfitto per fare un po' di "gossip" scientifico...
Cari amici, Alvermag mi ha portato indietro di tanti anni, quando scrivevo spesso sulle pagine de l'Astronomia. Mi ha mandato un articolo scannerizzato (che brutta parola...) riguardante Nemesis, i dinosauri e altre tragedie... In attesa di ritrovare l'ormai classico "Paperino e gli asteroidi", buona lettura e grazie al caro Alvy!
Quest’articolo non ha niente a che vedere, direttamente, con l’astrofisica, ma riguarda antichi abitanti della Terra che hanno provato in prima persona gli effetti di una catastrofe planetaria e che conoscevano meglio di noi la luce del Sole e non solo. Visto che ci stiamo occupando di spettroscopia, di ottica e di meccanica celeste mi sembrava doveroso informarvi su questa nuova, probabile, scoperta.
Anche se, al momento, non vi sono asteroidi descritti dai media come pericolosi per la Terra, mi è sembrato interessante parlarvi un po’ dei NEA (Near Earth Asteroids) e dei problemi ad essi collegati.
Sì, lo ammetto, l’argomento non sembra molto serio e pare estratto da qualche programma televisivo odierno, dove l’umorismo cade sempre più in basso, sia intellettualmente che fisicamente. Tuttavia, è una ricerca scientifica VERA e si accosta molto bene alla grande tragedia del Global Warming che ci assilla sempre di più. In questo caso, però, il pericolo pubblico numero uno non è la CO2 ma il metano.