In attesa che il prof. riprenda a scrivere nuovi articoli, continuiamo a riproporre alcune delle "chicche" che abbiamo gelosamente conservato nell'archivio universale del blog!
Una stella si muove in modo anomalo? Perché non pensare a un buco nero? MUSE lo dimostra.
ALMA riesce, ormai, con grande facilità, a misurare la massa dei buchi neri giganteschi che si annidano al centro delle galassie, soprattutto ellittiche. Usa un qualcosa che farebbe rabbrividire molti ecologisti che spesso confondono CO e CO2. La seconda è una vera bontà (per le piante, almeno), il primo... beh... lasciamo stare!
Che ALMA fosse veramente un fuoriclasse lo sapevamo già, ma , ciononostante, continua a meravigliarci. Non gli basta analizzare in dettaglio i dischi proto planetari giovanissimi, ma riesce addirittura a scoprire i pulcini prima ancora che escano dall’uovo.
Avrete capito subito che il quiz è stato predisposto per fare (una volta per tutte) chiarezza sul paradosso dei gemelli. Ragione per cui, risolviamo il problema in vari modi, accorgendoci che, alla fine, si usa sempre lo stesso concetto, quello del cambiamento di sistema di riferimento inerziale.
Questo lungo articolo copre tutti gli aspetti (o quasi) dell'aberrazione luminosa. Un fenomeno di interesse estremo sia consideratolo attraverso la fisica classica che attraverso la relatività, di cui è una semplice approssimazione. Come si vede gli asterischi sono variabili, da due a quattro, a seconda della trattazione che si utilizza, Sta al lettore decidere se seguire il tutto o saltare gli argomenti più ostici. Per questi ultimi è necessaria una preparazione di base della relatività ristretta e della sua rappresentazione nel diagramma di Minkowski. Per gli altri basta solo un minimo di attenzione e di volontà di capire. In ogni modo, entrambe le strade portano a una conclusione che reputo soddisfacente.
Finalmente un nuovo viaggio nello spazio per i nostri piccoli e sempre più avventurosi amici! Questa volta, tuttavia, non si limiteranno a qualche giro intorno alla Terra, bensì affronteranno lo spazio profondo, con tutti i suoi pericoli, tutte le sue opportunità, ma, soprattutto, tutte le informazioni che ci dà!
Tempo fa, mentre facevo una passeggiata alla ricerca di un’ispirazione per un nuovo articoletto divulgativo da pubblicare nel nostro Circolo, la mia attenzione venne catturata da due ragazzini che stavano giocando a lanciarsi una pallina da tennis e da un distinto signore che li osservava con aria divertita e interessata… stavo per andarmene, quando mi accorsi che il signore stava usando un cronometro, quindi mi resi conto che in realtà quello non era un semplice gioco, ma un vero e proprio esperimento scientifico… potevo non fermarmi a curiosare?
Riassumiamo, in modo semplificato, la nostra ellisse di aberrazione e la sua ricaduta sul panorama che si vede viaggiando in astronave a velocità relativistiche. Buon viaggio!
In questo articolo cercherò di eliminare la confusione che si fa tra effetto doppler e redshift cosmologico (spesso una differenza non compresa da tanti divulgatori non professionisti). Provo, perciò, a spiegare in modo semplice (senza formule che ci porterebbero troppo in là) la profonda e fondamentale differenza concettuale. Essa va tenuta sempre in conto anche quando si applicano al redshift le formule dell’effetto doppler. Ciò si può anche fare, vista la somiglianza “pratica”, ma con estrema cautela: le cause e le grandezze fisiche coinvolte sono, infatti, completamente diverse. La stessa legge di Hubble va compresa e applicata con la dovuta attenzione. Tanto che ci sono, dico due parole anche sul redshift gravitazionale (un’altra cosa ancora). Per maggiori chiarimenti invito tutti ad andare a rileggere i molti articoli dedicati allo Spazio-Tempo e all’espansione dell’Universo.
Doveva succedere prima o poi… La tecnica della spettroscopia è arrivata a un tale livello che si accorgerebbe perfino di una macchina che si muove su un altro pianeta (sempre che si veda la macchina). Dopo aver scoperto un mucchio di stelle doppie e di esopianeti, attraverso l’effetto doppler, è riuscita a determinare anche la rotazione di uno di essi.