Einstein ci ha insegnato che la luce viene deviata passando vicino a una grande massa. In tal modo si ottiene l’effetto lente gravitazionale, che ci permette di vedere oggetti altrimenti invisibili data la loro distanza. Un quiz che accontenta il nostro Fiorentino… e che è decisamente semplice. Inoltre, serve anche come ripasso…
Si stava studiando una supernova ed ecco accendersi una piccola “lampadina”. Una stella normale, anche se molto luminosa. Troppo distante, però, per essere vista. Una lente gravitazionale più che perfetta, che ha visto probabilmente una stella di tipo solare come lente. Un lavoro di estrema finezza che sembra quasi impossibile possa capitare.
Sembrerebbe proprio di poter richiamare l’opera di Pirandello, guardando l’immagine presa dal Gran Telescopio Canarias… l’immagine di una sola galassia lontanissima viene ripetuta fino alla noia attorno a un ammasso galattico. E’ l’anello di Einstein che ancora una volta si dimostra il miglior telescopio al mondo!
Cari amici, che ne dite di un bel viaggetto fino a un buco nero? Magari proprio su Cygnus X-1 a 8000 Anni Luce da noi? E, se tutto va bene, cercare anche, in seguito, di entrare al suo interno?
Oggi l’effetto lente gravitazionale permette di vedere e studiare galassie lontanissime, non visibili se osservate direttamente. Si usa anche il microlensing per catturare qualche esopianeta, capace di disturbare leggermente l’effetto lente causato dalla stella attorno a cui gira. Hubble, però, ci ha dimostrato che si può fare ciò che Einstein sperava cento anni fa.
L’informazione che viene dall’Universo dipende quasi unicamente dalla luce (a parte le onde gravitazionali ancora al loro ABC). E’ importantissimo saperla analizzare e decodificare, ma è anche facilissimo manipolarla a fini che di veramente scientifico hanno poco (almeno per adesso). E’ il caso della insostituibile materia oscura, scrigno prezioso per carriere e finanziamenti sicuri. NEW: come previsto Media Inaf ne dà ampio risalto, parlando di materia oscura come se fosse pane messo sulla tavola di tutti giorni!
Cari amici, questo articolo rappresenta una mia personalissima analisi del problema, ancora completamente irrisolto, della materia e dell’energia oscura, ciò che dovrebbe dominare l’intero Universo, ma che continua a non vedersi assolutamente. Purtroppo, io non ho la mente di Einstein e non potrei mai imporre una visione soggettiva senza avere dati osservativi in possesso. Non me la sentirei certo di dire che lo spaziotempo è incurvato dalla massa/energia senza rischiare fischi e calci là dove non batte il Sole. Tuttavia, a tutti è permesso usare la logica e il ragionamento e io solo questo vorrei fare, attenendomi alla realtà dei fatti, eliminando ogni vestito apparentemente regale, che io, nella mia infantile limitatezza, continuo a non riuscire a vedere.
Diciamoci la verità, fuori dai denti: cosa sia successo realmente nel periodo della grande nebbia, successiva alla brevissima luce del Rumore Cosmico di Fondo, non lo sappiamo ancora. Un po’ si parla di gigantesche galassie già formate, un po’ di piccole galassie che si uniscono come un puzzle.
Attraverso semplici approssimazioni, più che valide per le distanze in gioco, è facile ricavare la rappresentazione geometrica della lente gravitazionale che può immediatamente legarsi a quanto previsto da Einstein. Un esercizio molto più semplice di quanto ci si aspetti.
Una semplice ed accattivante presentazione per far comprendere la "magia" dell'effetto lente gravitazionale anche ai bambini: provare per credere!
(E poi raccontateci come è andata...)
Ancora una volta, utilizzo un articolo apparso su Media INAF. Ma, questa volta, è una critica molto velata. Ciò che m’interessa di più è capire se una notizia che dovrebbe essere divulgativa, lo sia veramente e non crei, invece, solo confusione su argomenti che molti pensavano di aver capito. L’argomento riguarda l’effetto lente di Einstein sul quale abbiamo, recentemente, parlato molto. Vi chiedo, perciò, di leggere la nota e di dirmi se e cosa avete realmente capito. Le vostre risposte mi saranno molto utili per pianificare sempre meglio i metodi di divulgazione realmente efficienti. Più che un articolo questo è puramente un sondaggio!
Forse i meno giovani ricordano bene un gustosissimo film di René Clair del 1944, “Accadde Domani”, in cui un giornalista riceve ogni giorno, per una strana magia, una copia del giornale dell’indomani, con le conseguenze del caso. Bene questo è proprio quello che è successo in astrofisica grazie al genio di Einstein. Questo lungo articolo è un REGALO DI NATALE che io faccio a tutti voi e che tutti voi potete fare a me e a tantissimi altri. E’ stato ricordato (molto sotto tono) che sono trascorsi cent’anni da quando Einstein ha pubblicato la sua Teoria della Relatività Generale. Già questa dovrebbe essere una notizia da prima pagina. Purtroppo, tutto ciò che è vera Scienza viene considerata cosa per pochi eletti, fuori dal mondo. No, non è assolutamente così. La Relatività Generale dovrebbe essere patrimonio di tutti, grandi e piccoli, istruiti e non istruiti, insegnanti e allievi. Oltretutto, i cent’anni di relatività generale sono stati celebrati (quasi di nascosto) da un evento cosmico che ha del fantastico e dell’incredibile. L’uomo è riuscito a prevedere il futuro, proprio come nel film! Vi spiegherò tutto, fin dall’inizio, a livello comprensibile veramente a TUTTI. E se qualcuno trovasse ancora dei punti oscuri me lo faccia sapere subito e mi spiegherò ancora meglio. L’importante è che ciascuno di voi lo legga e lo racconti ai familiari, ai figli, ai nipoti, agli amici. Senza paura di parlare di qualcosa di serioso e di noioso. No, è una notizia veramente esplosiva che deve essere conosciuta e celebrata da tutti. Gli insegnanti la regalino ai loro allievi, gli eventuali giornalisti la riportino con l’enfasi che merita, dato che supera nettamente, come interesse e come meraviglia, tutte le notizie che ci hanno elargito da tanti anni. Questo articolo vuole essere un APPELLO perché la notizia del secolo sia fatta uscire dall’anonimato e serva a smuovere i cervelli dei più giovani, i soli che potranno costruire un mondo migliore e consapevole. Grazie a tutti voi che passerete all’azione e grazie ovviamente a Einstein e alla possibilità che ci ha dato di capire la vera essenza della Natura macroscopica che ci circonda.
Basta credere nelle previsioni di Einstein e della sua relatività generale e si è in grado di effettuare veri e propri viaggi nel tempo. Si può anche stare comodamente seduti al telescopio, dato che non è l’osservatore che deve “muoversi” nel tempo, ma ciò che vorrebbe vedere di nuovo…
Non è facile ricevere una lettera capace di mandarci un’informazione luminosa (le uniche che siamo capaci di leggere, per adesso…) che abbia viaggiato per 13.4 miliardi di anni lottando contro l’espansione dell’Universo e contro l’arrossamento della luce, ma il messaggio è arrivato ed è sicuramente uno dei primi che indichino un oggetto in cui la materia si è sicuramente formata ed evoluta. E’ una piccola e debole galassia, ma Hubble ha letto le poche righe e –dicono- si sia profondamente commosso!
La disputa scientifica continua, anche se la nuova scoperta sembra aver dato un colpo decisivo. Per distruggere la nebbia che ha avvolto l’Universo, dopo il periodo del rumore cosmico di fondo, non sono stati necessari fari potentissimi, ma solo tante piccole luci. Ed è bello che l’abbia scoperto il caro vecchio Hubble, un quasi-pensionato che non dà segni di stanchezza.
ALMA è veramente una meraviglia. Questa volta è riuscita a mostraci cosa stava capitando in una galassia ben 11.4 miliardi di anni fa, mentre si stavano preparando le sale-parto per migliaia di stelle.