Non avete abbastanza soldi, ma vorreste raggiungere la stazione spaziale? Nessun problema... basta recuperare le "giuste" palline e farsi aiutare dai tecnologi.
Per capire come funzionano i giganti materiali del Cosmo (le stelle) è necessario studiare le creature più piccole della materia (le particelle); tuttavia, per capire come funzionano e come interagiscono le particelle, è necessario studiare i fenomeni giganteschi delle stelle. Un abbraccio totale e strettissimo che trova il suo campo di gioco nello spaziotempo, il perfetto teatro perché gli attori, indipendentemente dalle loro dimensioni, possano dare il meglio di sé.
E’ con grande piacere che continuiamo il viaggio attraverso uno degli argomenti più affascinanti tra i tanti contenuti nel nostro archivio cosmico. Chi ha fretta potrà bruciare le tappe leggendolo (o rileggendolo) tutto in una volta, ma volete mettere il piacere di gustarlo a piccoli sorsi come una buon vino?
Spesso si parla di cattura di un oggetto che passi vicino a un pianeta. Sì, è possibile, ma solo se si intromette qualche altro oggetto o se si agisce su di lui.
Non è la prima volta che ne parliamo, ma ho pensato a una "ciliegina" molto semplificata che, però, potrebbe dare una buona visione d'insieme del concetto di fondo. Ricordiamoci sempre che l'energia si deve conservare!
Sembra impossibile, ma l'energia del fotone è ancora qualcosa che crea dubbi e confusione in tante persone (ovviamente, parlo solo di quelli che desiderano sapere e non della grande massa). Ne abbiamo già parlato in lungo e in largo, cambiando il modo di vedere le cose, ma aggiungere qualcosa fa sempre bene, dato che potrebbe far scattare la molla finale. Questa volta ne do una versione molto particolare che se da un lato semplifica, dall'altro potrebbe aiutare a comprendere.
Passare da un asteroide a una racchetta da tennis, anche se attraverso la stazione spaziale, non è un piccolo salto... ma quando c'è di mezzo il momento d'inerzia tutto è possibile...
Soluzione al quiz sull'urto ammortizzato Per rispondere ai primi tre quesiti del quiz conviene seguire la via "energetica". Nella fase iniziale, cioè quando abbiamo solo la massa m1 in moto rettilineo uniforme con velocità v1, l'energia meccanica del sistema è data dalla sola energia cinetica posseduta dalla massa m1: Osserviamo ora , "alla moviola", l'evolversi […]
Parlando di formazione stellare siamo obbligati a scontrarci con il teorema del viriale. poi, però, ci accorgiamo che esso può essere applicato a moltissimi casi che sembrano avere poco a che fare con l'astrofisica stellare fino a utilizzarlo per trovare, con grande eleganza, la terza legge di Keplero. Noi lo applicheremo anche a un caso di moto molto particolare. Insomma, il viriale è proprio un must!
Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio "Dinamica e Meccanica", in Fisica Classica. Sfruttando i salti di un canguro papalliano (i canguri di Papalla sono perfettamente rotondi, ovviamente, e rimbalzano facilmente) affrontiamo il problema dell'urto anelastico, dopo che l'effetto Compton ci ha permesso di studiare gli urti elastici. Un vecchio quiz, ci permette […]
Grazie a tutti coloro che hanno manifestato interesse per questo quiz, attestato dall'elevato numero di visite, e a coloro che hanno partecipato con le proprie risposte. La risposta alla domanda posta dal quiz è affermativa. L'occorrente per far cadere più lentamente il disco cilindrico è già tutto presente e non ci serve altro. Basta solo […]
Inseriamo, per ultimo, l’articolo relativo ai punti lagrangiani che, forse, da un punto di vista puramente fisico, doveva essere il primo. Poco male, dato che accorperemo i quattro articoli in uno solo negli Approfondimenti. Ciò che diremo è in parte già stato affrontato in varie occasioni e in particolare nell’articolo dove si era definito il campo gravitazionale di una singola massa, la famosa ragnatela. Aggiungiamo anche, per i meno preparati, qualche discorso sull’energia meccanica. Poi finalmente ci dedichiamo alla doppia ragnatela … energetica.
Abbiamo parlato spesso di urti completamente elastici e anche un po’ di quelli completamente anelastici (nella dinamica relativistica). Vale la pena, però, descrivere gli urti in modo più generale, partendo dagli urti anelastici, proprio il caso che ci serve per il quiz sul papallo-canguro.
Dopo tanta relatività, torniamo un po’ alla fisica classica con un quiz tipicamente papalliano. Si chiedono varie risposte, che necessitano di un minimo di dinamica (classica) e qualcosa di matematica (un bel ripassino). I più bravi… aspettino qualche giorno.
Fermiamoci un attimo a riflettere per ricollegarci alla RR che abbiamo studiato fin dall’inizio. La celebre formula ci dice che l’energia dipende dal sistema di riferimento. Se sono solidale con il corpo in moto la sua energia è solo quella di riposo. Se sono in un sistema diverso, l’energia si separa in due termini e più la velocità aumenta e più l’energia osservata è praticamente solo quella cinetica.
Il procedimento usato per verificare la legge newtoniana, ci stuzzica a ribaltare la situazione. Un qualcosa che, in fondo, è molto più vicina al procedimento mentale di Einstein. Vale la pena proporla.
Dimostrato che nella relatività ristretta è necessario modificare la definizione della quantità di moto, affinché essa si conservi, imponendo che la massa del corpo in oggetto aumenti con la velocità, risulta chiaro che le leggi di Newton devono subire delle modifiche strutturali, quando le velocità diventano paragonabili a quelle della luce. Non saltate questo articolo, mi raccomando... E' quello che , finalmente, ci porterà per mano alla più celebre formula della fisica.
- 1
- 2