Un puro e (teoricamente) semplicissimo esercizio di geometria, applicato a un problema di equilibrio: la geometria è sempre indispensabile!
Riprendiamo ancora la nostra scala e semplifichiamo il problema. Forse così sarà più facile trovare il nocciolo del disaccordo o dell'equivoco che sia...
Introduciamo anche l'attrito dinamico e chiediamoci quali sono le vere cause dell'attrito
Abbiamo introdotto l'attrito statico radente e siamo pronti a vederne un paio di applicazioni. Tuttavia, prima di iniziare, vi pongo una domanda che sembra banalissima (e forse lo è), a cui, però, viene normalmente risposto senza alcuna spiegazione fisica.
E' un periodo in cui la matematica e la geometria stanno dominando la scena dl nostro Circolo. Direi di allentare un po' la pressione (anche i numeri primi possono aspettare) e dedicarci un po' alla fisica classica, anche quella più semplice. C'è rischio, infatti, che a volte ci si spinga troppo oltre rispetto a una conoscenza di base, favorendo i più preparati.
Una soluzione di puro ragionamento, ribadendo, però, che la formulazione matematica di Francesco è perfetta.
Un quiz di modesta difficoltà, adatto a una pausa sotto l'ombrellone.
Una poco nota "ciliegina" (sarebbe meglio dire "ciliegiona") che potrebbe rappresentare il primo tipo di stelle da cui discenderebbero i buchi neri galattici.
Un semplice problemino di meccanica o, meglio, di riflessione che si trasforma facilmente in una regola matematica altrettanto semplice.
Eccoci arrivati al dunque... Sono stato per un attimo incerto se iniziare questa avventura oppure no. Poi ho deciso per il SI e vada come vada. Potremo sempre interromperla e non pensarci più. In ogni modo, tra un virus e un problema burocratico e/o casalingo, mi sono divertito!
In questo articolo analizzerò un particolare tipo di strutture, ovvero quelle basate sul principio della "tensegrity": un sistema di componenti tra loro isolati e tenuti insieme in equilibrio all'interno di una rete di elementi tesi. Il termine anglosassone "tensegrity", infatti, proviene dall'unione delle due parole inglesi "tension" (tensione) e "integrity" (integrità).
Approfondiamo l'argomento della stabilità dell'equilibrio che abbiamo trattato parlando del galleggiamento nell'ambito del teorema (o "principio") di Archimede, riproponendo un articolo che qualche anno fa abbiamo proposto sotto forma di quiz.
La volta precedente abbiamo capito il significato della spinta di Archimede e perché deve entrare in ballo il peso del liquido spostato. Ora possiamo tranquillamente arrivare scrivere la formula che lega il peso effettivo del corpo immerso e la spinta di Archimede.
Riportiamo la soluzione del quiz che va oltre alla semplice spiegazione e che apre interessanti sviluppi sia per la fisica newtoniana che per l’ottica geometrica applicata ai telescopi. Un articolo da leggere… e con un nuova proposta di quiz.
Un quiz estremamente facile che apre una finestra sull’equilibrio stabile e instabile e che ci ricorda l’energia potenziale, un’energia che va molto d’accordo con l’energia cinetica, soprattutto al Luna Park, ma non solo.
Approfitto della risposta al quiz su Papalla e su Papallina per richiamare brevemente il “prezzemolo” del Cosmo, il teorema del viriale, usato un po’ dappertutto in fisica. La risposta “classica” è stata data correttamente da Alvermag, mentre quella più elegante abbisogna di qualche considerazione in più. Comunque i miei più sentiti complimenti ad Alvy (che in pratica ha già dimostrato il viriale in un caso molto particolare).