Dopo Eratostene e il suo crivello bisogna aspettare alcuni secoli prima che Fermat li riprenda in mano.
La storia scritta nei libri è, spesso, come un telefono senza fili. L’inizio è sicuramente giusto, ma poi, di passaggio in passaggio, prende un risvolto molto diverso e ben lontano dall’originale. Prendiamo, per esempio, la scoperta dell'America... un passo fondamentale per l'uomo di cui Cristoforo Colombo è considerato l'epico eroe. Ma sarà davvero così?
Per parlare del calcolo della distanza Terra-Sole (la cosiddetta Unità Astronomica) non possiamo assolutamente non richiamare il contributo dei grandi scienziati greci.
Eratostene è stato sicuramente un genio riuscendo a misurare la circonferenza terrestre con un piccolo errore, ma deve la sua riuscita all'aver potuto sfruttare un dromedario che è stato costretto a muoversi nel deserto. Si potrebbe fare di meglio oggi?
Un semplice esercizio basato solo sulla conoscenza dello spazio percorso, del tutto indipendente dalle velocità in gioco e, quindi, anche dal tempo che si impiega a fare le necessarie operazioni. Evviva i dromedari!
Sappiamo molto bene che Eratostene per mezzo di un bastone e di un dromedario dal passo perfettamente cadenzato era riuscito a misurare la circonferenza della Terra con una precisione fantastica. Immaginiamo di trasportarlo ai giorni nostri e di prospettargli un quiz...
Approfondiamo la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano, riproponendo un articolo pubblicato qualche tempo fa. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Questo articolo serve -soprattutto- per sbalordirci ancora di più della grande mente degli astronomi greci. Attraverso di esso non è difficile intuire ciò che menti eccelse come quelle di Aristarco e di Ipparco avrebbero potuto dedurre dalle osservazioni astronomiche. Da quello che ci è giunto, sono più che sicuro che il condizionale può benissimo diventare un indicativo (avrebbero = hanno).
Un problemino di astronomia classica che Eratostene avrebbe risolto in un battibaleno. Altrettanto, penso, riuscirebbe a fare il nostro Pautasso, celebre conoscitore dei moti solari oltre che di marroni cuneesi. Entrambi, perciò, si tengano ben lontani da darne la soluzione…
Un’altra piccola sosta nella storia del pi greco per cercare di risolvere (inutilemente) il terzo grande problema della geometria antica: la duplicazione del cubo con riga e compasso. Le soluzioni non classiche hanno però una storia affascinante che vede protagonista, come “meccanico” addirittura Ertostene, l’uomo che misurò la circonferenza della Terra con una precisione fantastica.
Per parlare della determinazione della distanza del Sole non possiamo assolutamente non richiamare il contributo dei grandi scienziati greci. Non sono cose nuove e le abbiamo già trattate, ma è giusto tornarci brevemente sopra per dare un quadro storico-scientifico il più completo possibile.
La storia scritta nei libri è, spesso, come un telefono senza fili. L’inizio è sicuramente giusto, ma poi, di passaggio in passaggio, prende un risvolto molto diverso e ben lontano dall’originale. Vediamo come va… può darsi che questo sia il primo di una serie di articoli atti a riscrivere la vera storia di grandi personaggi (sia veri che mitologici).
Prima di riprendere la trattazione dei numeri perfetti, vorrei proporre un quiz per i meno esperti (nessuna concorrenza al Club dei Maghi), riguardante i numeri primi che ci serviranno alla grande in seguito. Il problemino è molto semplice e quindi vi prego caldamente di non andare sul web a cercare la soluzione: sarebbe inutile sia per chi lo fa che per il Circolo in generale. Analogamente, invito i più bravi ad astenersi…
Una volta mandati a riposare Astericcio & co., emozionatissimi per aver parlato a lungo con alcuni dei più grandi pensatori dell'antica Grecia, il loro e nostro nuovo amico Curiosità ha voluto scrivere questa appendice per permetterci di approfondire la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Risolviamo subito il piccolo problema geometrico che ci regala un fondamentale rapporto, che lega strettamente dimensioni e distanza. Poi ci dedichiamo a una determinazione che ha dello sbalorditivo.
Continuiamo a inserire qualche semplice quiz per le “vacanze”. Questa volta la sua soluzione ci serve per sbalordirci ancora di più della grande mente degli astronomi greci. L’idea mi è venuta “spiando” di nascosto la prossima emozionante avventura di Astericcio & co., che non tarderà a uscire…
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