Un satellite NASA che guarda verso la Terra si è sentito, probabilmente, sotto attacco nemico. In un solo anno di vita si è accorto di centinaia di flash luminosi diretti contro di lui. Attacchi terra-aria? No, probabilmente riflessioni su specchi d’acqua, visti con la giusta angolazione. Nessuna guerra globale in corso (almeno, per adesso…), la spiegazione è ancora un’altra.
Kepler, oltre ad averci regalato centinaia e centinaia di esopianeti, si è dedicato a scrutare continuamente galassie relativamente vicine, in attesa di cogliere sul fatto qualche esplosione di supernova. Il colpaccio (anzi due) è stato ottenuto. I modelli acquistano validità e ci mostrano un processo di importanza estrema per capire come le mamme stelle regalano ciò che hanno creato allo spazio che le circonda.
Un botto veramente con i fiocchi. Lo scorso settembre un meteorite ha colpito la Luna producendo un “flash” di luminosità comparabile a quella della stella polare. Eppure… nessun innamorato o astrofilo se n'è accorto. Chi volesse fare un viaggio sulla Luna è bene che non sottovaluti questa possibilità, dato che sul nostro satellite qualsiasi frammento spaziale arriva sempre fino al suolo.