Una fine dell'Universo che è stata ipotizzata è quella in cui resteranno soltanto un insieme di super buchi neri. Nel nostro piccolo, la Via Lattea inizia a presentare qualcosa del genere, anche se per ragioni e su livelli ben diversi.
Dopo la nostra, ecco arrivare un'altra atmosfera planetaria di seconda generazione. In altre parole, come diventare una Terra, partendo da dimensioni ben maggiori...
Ancora una volta i piccoli Davide riescono a vincere contro i grandi Golia. Questa è la volta di Titano e Saturno, ma tra breve toccherà a Callisto (e fratelli) e Giove.
Il Dottor Lecter è tornato? No, è "solo" un buco nero!
Normalmente evito di parlare di terre o "quasi" terre aliene, dato che si ricade sempre nello stesso discorso della vita o non vita con tutte le ipotesi più o meno fantascientifiche del caso. Meglio aspettare, prima di trarre conclusioni affrettate, che la tecnologia ci permetta realmente di saper leggere attentamente quali sono le reali condizioni dell'esopianeta in esame. Questa volta faccio un'eccezione sia per motivi puramente geometrici che per una visione che ricorda tanto l'inferno dantesco e le durissime pene a cui sono soggetti i peccatori.
Una domanda che forse molti si fanno, ma che probabilmente non hanno il coraggio di formulare. I bambini, invece, non si pongono problemi di questo tipo e possono far nascere ricerche non certo banali o inutili.
Un buco nero galattico è sempre considerato una specie di mostro che ingoia tutto quello che gli capita a tiro. Teniamo presente, però, che anche lui deve mangiare per mantenere in ordine la sua galassia. Come capita anche nella Natura che ci circonda vi è sempre un predatore che cattura una preda. Questa non è cattiveria… è solo sopravvivenza.
Sembra proprio che la Terra sia stata, da molto tempo, l’unico pianeta del Sistema Solare a possedere oceani di acqua liquida superficiale. Tuttavia, gli oceani sotterranei acquistano sempre più importanza e potrebbero essere ottimi rifugi per la vita biologica. Ciò però solleva un problema generale: gli interni dei corpi planetari si mantengono caldi molto più a lungo del previsto. E se il Sistema Solare “brulicasse” di vita?
Il fatto che anche il piccolo (circa 600 m) asteroide 2004 BL86 possegga un mini-satellite di 70 metri non deve stupire più di tanto. Nella popolazione dei NEA, ben il 16% degli oggetti osservati mostrano questa caratteristica. Vale la pena cercare di capire il perché di questa particolarità e come funziona la tecnica migliore per scoprirli.
Anche le stelle, a volte, preferiscono lasciare le proprie città e andare a vivere in campagna. Quando decidono, però, possono anche farlo con esodi di massa: le città non solo si svuotano, ma spariscono completamente.
Sembrerebbe impossibile che una stella giunta a breve distanza da un buco nero riesca ancora a raccontare la sua avventura alle colleghe. Le masse in gioco sono talmente diverse che nessuno scommetterebbe un dollaro bucato sulla sopravvivenza della stella, eppure potrebbe essere un evento molto più comune del previsto.