Siamo vicini al crollo della materia oscura? Non sarà facile, ma...
Non solo filamenti tra galassia e galassia, ma anche miliardi e miliardi di preziosissime perle!
La teoria che presento qui, per la prima volta in assoluto, è tutta mia e ho sempre avuto un leggero timore a pubblicarla, ma dopo le conferenze previste dalla grandissima scienziata americana Lisa Randall, amante sfrenata della materia oscura, niente è più vietato. Ma c'è di più... certe manifestazioni di sapere assoluto e dogmatico sono ben presenti anche negli articoli professionali sulla materia oscura. Ne presento un caso a dir poco emblematico, capace di irretire solo chi vuol essere irretito (almeno teoricamente, ma... ormai!). Il mondo ha imboccato definitivamente la direzione del guadagno e dell'idiozia elargita a larghe mani? Temo proprio di sì...
Non è molto che alla TV, durante le feste, hanno trasmesso, di nuovo, il film “Cuore” di Comencini. Da molti giudicato il classico libro strappalacrime, è stato ultimamente rivalutato come affresco storico di un’epoca. Tuttavia, a noi interessa vedere come i bimbi di una volta erano decisamente più ubbidienti e meno irrequieti di quelli di oggi. La stessa cosa capitava, con un po’ di sorpresa, anche nell’Universo più giovane.
L’Universo è pieno di “fantasmi”, oggetti che non si riescono a vedere ma che esistono. No, non parlo di materia oscura, ma di materia barionica che si nasconde proprio perché viene illuminata. Avendo la tecnologia adatta, però, si riescono a vedere anche i fantasmi. E potrebbero essere molti. Un ottimo spunto per ricordare i fantastici giochi tra fotoni ed elettroni…
L’argomento è stato trattato più volte, con ipotesi alterne del tipo “E’ nato prima l’uovo o la gallina?”. Cosa significhi il nuovo risultato in termini globali è ancora difficile a dirsi, ma sicuramente la costruzione tipo “Lego” sembra funzionare ed essere stata realmente osservata.
Diciamoci la verità, fuori dai denti: cosa sia successo realmente nel periodo della grande nebbia, successiva alla brevissima luce del Rumore Cosmico di Fondo, non lo sappiamo ancora. Un po’ si parla di gigantesche galassie già formate, un po’ di piccole galassie che si uniscono come un puzzle.
E’ un momento in cui le galassie piccole stanno rubando la scena alle più grandi. Tuttavia, anche se vi sono bellissimi episodi di ribellione e di resistenza, vale una regola vecchia come il mondo (anzi come l’Universo): i vecchi, per mostrarsi sempre in forma e insostituibili, sfruttano spesso il lavoro dei giovani! Sbaglio o è una situazione che capita in tanti campi umani?
Anche se non si riescono ancora a vedere, le galassie di piccole dimensioni potrebbero aver avuto un ruolo decisivo nella fase oscura dell’Universo e avere largamente contribuito alla trasparenza attuale dell’Universo.
Nel caso di Loch Ness, l’esistenza di un “fossile” vivente è ancora tutta da dimostrare e sembrerebbe solo una trovata pubblicitaria. Nell’Universo non esiste la pubblicità e anche i fossili redivivi possono esistere. Magari a due passi da noi…
Sulla Terra siamo abituati a innaffiare e concimare i semi e ci aspettiamo che nascano i fiori e poi -magari- anche la frutta. Ma se i fiori sono i buchi neri supermassicci sembra proprio che il concime e l’innaffiatura non siano sufficienti. Bisogna già partire da qualcosa di più complesso, forse già da una pianticella.
Soltanto una decina di anni fa è stato scoperto un nuovo tipo di galassie (o qualcosa del genere): le galassie nane ultracompatte, chiamate brevemente UCD (Ultra-Compact Dwarf galaxies). Esse presentano un’alta densità stellare e dimensioni molto ridotte. Recentemente se n’è aggiunta una veramente straordinaria in termini di densità. Ne approfitto per fare il punto della situazione e richiamare la loro possibile origine.