Questo articolo l'ho scritto su richiesta del nostro grande amico Giorgio. Forse non riuscirà a rispondere come lui e tanti altri vorrebbero, ma nell'Universo non esistono due creature uguali così come non esistono due uomini uguali. Ognuno ha le sue caratteristiche che l'Universo considera pregi e noi, a volte, consideriamo difetti.
Ne abbiamo parlato da poco e abbiamo notato come il Cosmo non abbandoni mai i processi che si è costruito fin dall’inizio e che ha considerato i più vantaggiosi per la sua crescita ed evoluzione. Spesso è l’uomo (con un’intelligenza decisamente inferiore a quella… universale) a voler separare un processo in mille rivoli diversi tra loro. Molte volte ottiene ciò complicando le cose semplici.
Non sto parlando di meccanica quantistica e non sono nemmeno impazzito. Può capitare che nell’Universo a volte valga la somma che ho appena enunciata. Se ci pensate bene è una cosa che abbiamo visto spesso, ma quella a cui voglio riferirmi oggi è relativa a due stelle veramente fuori dal comune.
Sto per raccontarvi una favola. Una favola, però, reale che si ripete in tutto l’Universo ed è oggi facilmente osservabile nella vicina nebulosa di Orione, grazie ad ALMA, Sì, cari amici, quella macchiolina che tanto affascina gli astrofili non è solo una splendida cartolina illustrata, ma la sede di una favola a volte drammatica e a volte allegra e spensierata. Fosse una creazione umana, diremmo che è teatro del Bene e del Male, ma, essendo opera della Natura, possiamo solo dire che segue la sua perfetta armonia.