Solo l'1% degli scienziati non crede nella drammatizzazione dei cambiamenti climatici. Beh... ve ne presento qualcuno.
Credevate che la Terra stesse subendo un riscaldamento globale sempre più catastrofico e -forse- unico nell'intero Universo? Ebbene no! Vi è un pianeta che ci supera largamente e non ha nemmeno bisogno dell'uomo. Gli basta la propria stella e forse dovremmo "imparare" qualcosa da lei...
Non voglio insistere ancora sul riscaldamento globale e sui lavori che lo sostengono in tutti i modi, ma viste le accuse di complottismo che ho ricevuto da poco non posso non informarvi del fatto che ben due lavori molto recenti usciti su Science e Nature sono stati duramente smentiti da un climatologo di alto livello. Nel primo caso gli stessi autori hanno ammesso gli errori. Nel secondo caso, non ancora, ma ... sono veramente lampanti per gli addetti ai lavori (se competenti e onesti).
Questo articolo mi è stato richiesto da un blog e quindi ripete sicuramente cose già dette nel nostro circolo. Resta comunque un riassunto abbastanza esauriente del mio pensiero riguardo al problema dei cambiamenti climatici (prima si chiamava solo riscaldamento globale...) e penso possa essere gradita la sua pubblicazione anche qui da noi all'inizio del 2019, anno in cui il Sole scoprirà meglio le sue carte...
Tra le Nazioni occidentali l’Italia sembra quella più “attaccata” al riscaldamento globale. La televisione e i giornali non pongono mai nessun dubbio sul fatto che esista e che le previsioni più nefaste (mai verificatesi finora) ci possano piovere addosso in tempi brevissimi. Quale sia la ragione non è forse difficile da capire, se si tiene […]
Sono vent'anni che il riscaldamento globale si è fermato, malgrado la CO2 sia cresciuta del 10% (ricordiamo che durante le grande glaciazioni, la CO2 era più alta di adesso...). Una scomoda verità, per molti, che è stata attaccata dalle Istituzioni a servizio del GW, ma che oggi nessuno riesce più a negare. Come al solito, cerco di tralasciare la mia visione personale, che ben conoscete, e vi rimando a una articolo che contiene, tra l'altro, molte altre referenze scientifiche.
Un gruppo di ricercatori dell' Oregon State University e della University of East Anglia a Norwich, in Regno Unito, ha studiato il comportamento di particolari batteri marini, i Pelagibacterales, tra i più abbondanti della Terra, i quali avrebbero un ruolo non indifferente nello stabilizzare la temperatura del pianeta. Questo tipo di batteri producono una sostanza […]
Inserisco un link a un autorevole articolo di uno studioso che ha partecipato attivamente alla creazione dell'IPCC e che è stato consulente e revisore dei vari report. Un po' di acqua sul fuoco delle catastrofi dilaganti...
Sì, lo so, è un momento in cui un giorno sì e uno no si scopre qualche pianeta simile alla Terra che è sempre più “uguale” dei precedenti. Un po’ come la vita su Marte ha diretto per anni e anni la visone mediatica di una parte della Scienza astronomica, così oggi i media si scatenano su ogni nuovo pianeta si trovi nelle condizioni giuste per ospitare la vita. Proprio per questa bramosia di notizia a tutti i costi ho smesso di parlarne su questo blog, in attesa che qualcosa di veramente nuovo capiti sul serio.
Sta per uscire la seconda parte del report dell’IPCC sui rischi del Riscaldamento Globale. Mentre è confermata la sostituzione sempre più frequente della parola “mitigation” (riduzione) con “adaptation” (adattamento), si è -ancora una volta- notata la netta differenza tra i concetti espressi nel testo vero e proprio e quello, ultra ridotto, che verrà consegnato ai governi mondiali. Insomma, la solita presa in giro.
Cari amici, solo una breve constatazione. Qualche anno fa avevo scritto un paio di articoli sullo “shale gas”, aspettandomi che proprio da lui sarebbero nate le nuove strategie energetiche mondiali. I media hanno fatto di tutto per tacere, ma oggi la Crimea mi dà ragione.