Un articolo sicuramente interessante, ma che, a causa delle sue conclusioni, mi fa molto dubitare...
La polvere nascosta sotto al tappeto viene fuori troppo lentamente. Speriamo in bene...
Ho citato varie volte Richard Lindzen, uno dei massimi esperti dell'atmosfera terrestre. Qualcuno potrebbe dire: "Tu lo citi, come i divulgatori mediatici citano l'IPCC". E, allora, sentiamo proprio le sue parole e vediamo i suoi titoli accademici...
E' piuttosto duro assistere alla pubblicità del giorno d'oggi, soprattutto se si ricordano molo bene gli spot di Carosello, pervasi da ironia e interpretati da grandissimi attori. Tuttavia, anche oggi la pubblicità può insegnare qualcosa... basta rifletterci sopra.
Ripropongo un articolo del 2015 che sembra proprio preveggente...
Il buon esempio viene sempre dall'alto...
Onde evitare equivoci, chiariamo subito che il titolo è solo un modo "subdolo" per attirare l'attenzione.
E' un fatto innegabile, però, che nel piano di sostenibilità ambientale del Distretto Scolastico di Vancouver il nostro "amico" riscaldamento globale non viene neanche nominato, così come non viene nominata la tanto vituperata anidride carbonica.
Salvator Dalì aveva immaginato genialmente l'orologio "molle" a seguito della relatività ristretta di Einstein. Oggi abbiamo ideato, in modo molto meno geniale, un barometro ancora più strano. Qualsiasi pressione o temperatura ci sia, la colpa è sempre dei cambiamenti climatici...
Alla domanda del titolo molti saprebbero perfettamente come rispondere: Il riscaldamento globale. E tra questi vi sono ovviamente i media di ogni ordine e grado. Ma... perché pochi parlano e -al limite- minimizzano il numero enorme di "incendiari" che sono stati arrestati?
Ieri sera ho seguito il TG3 e mi sono convinto di non capire più niente o -forse- di capire troppo. La seconda ipotesi, però, mi sta facendo ancora più paura...
So che molti mi dicono di smettere, di lasciar perdere... ma quando leggo articoli scientifici che danno informazioni fondamentali, costantemente nascoste dai media, non riesco a tacere, è più forte di me!
Parla uno scienziato (vero) che fa parte dell'IPCC...Una ulteriore prova (che nasce dall'interno) mostra chiaramente la falsificazione dei modelli climatici miranti a uno scopo ben preciso. Farlo ascoltare a Greta? Non sarebbe male... Grazie alla grande amica Clara per avermelo inviato!
Non se ne sentiva più parlare, ma soprattutto non si voleva che se ne parlasse. Vi ricordate la fusione nucleare fredda, finita tutta in una bolla di sapone (almeno così è stato deciso)? Ebbene, quasi di nascosto si continua a lavorare con pochissimi fondi alla fusione nucleare calda. Prendo spunto da un recente articolo per richiamare alcuni concetti già riportati nel Circolo e che sembrano veramente in perfetta sintonia. Sarà dura, ma chissà...
L'Amazzonia sta bruciando come non mai. Una distruzione totale della foresta che in qualche modo riusciva a catturare tanta CO2 (perché la cattura? Perché è il suo cibo... ovviamente e non un inquinante). Il 2019, l'anno del non ritorno... tanto per non cambiare litania... E, invece, è tutto falso!
Fortunatamente esiste ancora qualcuno che sa fare satira e che non la mischia con l'idiozia profonda della "notizie false", spesso nate con l'intenzione di far piangere e non ridere. Ma c'è ancora qualcuno che la sa riconoscere?
La RAI (in particolare ho sentito la terza rete) ha ordito una truffa mediatica che ha dello spaventoso, mettendo in luce quanto la verità dei fatti venga manomessa e stravolta da chi tiene le redini del nostro Paese e come la usi per interessi di ben altro genere.