Il mare risponde a un aumento della temperatura producendo isoprene, un gas capace di creare nuove nuvole e ristabilire l’equilibrio. Ovviamente, nessun modello imposto dai “falsi” scienziati ne ha mai tenuto conto.
Il titolo sembra mischiare mele con pere, senza alcun legame fisico. In realtà esteriormente è così, ma questo tipo di problematiche sembrano far parte di un’unica strategia intellettiva umana che si diversifica sensibilmente da quella che ha portato alle grandi conquiste della fisica del secolo scorso.
I raggi cosmici aumentano per colpa dell’apatia del Sole. Missioni spaziali umane e riscaldamento globale sono a forte rischio…
La TV e i giornali cercano di convincerci che il mondo, soprattutto quello più civilizzato, stia lavorando duramente per affermare le fonti energetiche rinnovabili odierne (sole e vento). Il petrolio è considerato il maggiore nemico a causa delle sue emissioni di CO2. Non voglio, comunque, ritornare sulla reale consistenza scientifica dei cambiamenti climatici (ne ho parlato fin troppo). Vi sono trattati che ci illudono che sia in corso una lotta alla CO2 e molte istituzioni e associazioni ci mostrano (con i numeri...) gli enormi successi e gli incrementi continui delle fonti alternative. Ma è vero tutto ciò? O ci stanno, come al solito, prendendo in giro?
Questo articolo non è altro che l’estratto di una dichiarazione fatta dal ministro dell’ambiente indiano dopo il recente Summit di New York sul clima, ma dimostra molto bene ciò che ho detto molte volte. Oltre al pericolo vero o falso del GW ( e sapete come la penso) esistono problemi molto più seri che il mondo “civile” ha sulla coscienza e che DEVE risolvere.
La sovrappopolazione della Terra inizia ad avere ripercussione di carattere fisico e non solo sociale. Massa maggiore, anche se di poco, potrebbe innescare un processo incontrollabile sulla stabilità delle orbite degli asteroidi NEA, quelli a rischio d’impatto con il nostro pianeta. Un esempio un po’ esagerato di come si fa presto a far credere ciò che si vuole… dedicato al nostro amico pro GW… Si fa solo per scherzare, ovviamente.
Una lumaca era diventata la nuova vittima del riscaldamento globale (soppiantando gli orsi bianchi che stanno sempre meglio…). Purtroppo, anche lei ha dato una profonda delusione ai sostenitori del GW. Una bella storia da raccontare anche se la scienza (di un certo tipo) ne esce con le ossa rotte.
Omogeneizzare i dati osservativi dovrebbe essere una tecnica di tipo scientifico. Non sempre però…
No, non sto scherzando. Le conclusioni sono date come una scoperta imprevista. Mamma mia… sembra che non esista più la molecola della vergogna. Tuttavia, la notizia sta facendo il giro del mondo e -forse- può essere molto “utile” a chi non sapeva come fare per accettare la fine del riscaldamento globale e iniziare una nuova strategia terroristica. Così va il mondo…
Il Sole è sempre stato trascurato nei cosiddetti “modelli” costruiti dall’IPCC, per dimostrare la causa umana nel periodo, ormai terminato da circa 17 anni, di riscaldamento globale. Eppure, un recente lavoro mostra come esso abbia subito nel periodo suddetto una fase di massimo fuori da ogni regola.
Gli sviluppi riguardanti il cambiamento di rotta scientifica del professor Bengtsson hanno portato a una situazione che dire insostenibile e disgustosa è veramente poco. Non potevo tacerla.
Solo due righe e una figura (ufficiale) per mostrare fino a che punto si arriva…
Sì, lo ammetto, l’argomento non sembra molto serio e pare estratto da qualche programma televisivo odierno, dove l’umorismo cade sempre più in basso, sia intellettualmente che fisicamente. Tuttavia, è una ricerca scientifica VERA e si accosta molto bene alla grande tragedia del Global Warming che ci assilla sempre di più. In questo caso, però, il pericolo pubblico numero uno non è la CO2 ma il metano.
Mentre la nostra amata TV ci ripropone la solita litania sul cambiamento climatico e fa finta che niente sia successo nel mondo scientifico, le cose stanno, invece, cambiando drasticamente. Ormai si fa sempre più strada l’idea che si sia entrati in una piccola era glaciale. Era da tempo che volevo fare un riassunto della situazione, ma un articolo apparso in un giornale canadese è proprio perfetto per lo scopo. Mi limito perciò a tradurlo…e a fare pochi commenti personali.