Avere una doppia faccia non è cosa comune per le stelle, ma ...
Anche se passata in secondo piano rispetto al nuovo virus, che continua a proliferare in un ambiente che a lui piace moltissimo (chiamiamolo "scemo"!), l'anidride carbonica continua a essere considerata come il pericolo pubblico numero uno per la vita. Noi sappiamo benissimo che non è così e sappiamo benissimo che , in qualche modo, è vero il viceversa, ossia l'anidride carbonica è proprio un mattone fondamentale per la nascita della vita.
L'Universo è ancora pieno di misteri che vorremmo scoprire. O, quanto meno di oggetti che vorremmo osservare ma che, pur sicuri che debbano esistere, non ci mostrano ancora una loro traccia chiara e definitiva. Tra questi, ovviamente, le prime stelle dell'Universo...
ALMA ci ha appena svelato che i dischi protoplanetari potrebbero non essere così diversi dal nostro, a causa di inevitabili effetti selettivi. Se, inoltre, scopriamo che alcuni pianeti fanno lo spogliarello... beh, la faccenda si complica e diventa molto ... interessante.
Alla domanda del titolo risponde la compagna di una stella esplosa come supernova di tipo IIb: basta circondarsi di uno strato “gelatinoso”… rubandolo, un po’ alla volta, alla compagna.
Continuiamo nella nostra storia dedicata agli "acciacchi" delle stelle, sia provvisori che definitivi. Prima di analizzare i disturbi, è, però, fondamentale capire come funziona il fisico in condizioni ottimali, anche se in modo elementare. E' obbligatorio, perciò, accingerci a costruire un vero teatro, quello del diagramma HR.
Un enorme passo avanti nella costruzione del primo reattore a fusione nucleare commerciale. Non dovremo aspettare decenni, ma solo pochi anni. Entro il prossimo anno si toccheranno i cento milioni di gradi.
Nel 1989 due stimati chimici americani Martin Fleischmann e Stanley Pons annunciarono di aver innescato possibili reazioni di fusione nucleare a temperatura ambiente. Da allora nessuno è riuscito né ad elaborare una teoria valida su come questo tipo di reazioni potrebbe avvenire, né a riprodurre in modo convincente i loro risultati. D'altra parte questa sarebbe una fonte di energia non solo molto pulita, ma anche molto economica, quindi potrebbero non esserci sufficienti motivazioni per portarne avanti la ricerca. Ma dove non arriva l'interesse degli uomini, può arrivare la fantasia di Vin-Census...
Scrivo di getto questa riflessione sulla vita, basata sulla lettura di un libro comprato molto tempo fa. Credo che Enzo mi bacchetterà perchè potrebbero esserci delle "imperfezioni" teoriche. Vi riporto quindi una mia relazione dell'argomento che sto per trattare. Cominciamo col dire che la prima atmosfera della Terra era prevalentemente costituita da idrogeno, residuo della […]
Sì, la galassia NGC 4569 li porta proprio al vento. Alcuni preferiscono chiamarla coda, ma la striscia che lascia dietro di lei mi fa pensare a bellissimi capelli. Capelli di idrogeno, strappati da un vento impetuoso. Cari amici, lo spazio tra galassie e galassie di un ammasso è tutt'altro che vuoto.
Gli esopianeti confermati hanno ormai toccato quota 1900 e permettono di costruire un vero e proprio album di famiglia dell’intero processo di costruzione planetaria. E' stata appena aggiunta una foto fondamentale.
Eccezionale scoperta: l'acqua non ha bisogno di ossigeno... così ci dice il "solito"esperto di media INAF... Dopo gli sciami di asteroidi è stata inventata l'acqua di puro idrogeno!
Ero indeciso se pubblicare questo articolo per via di alcuni concetti che potrebbero risultare ostici per chi non mastica la chimica. Come avete visto dal precedente post sul carbonio, ora sto trattando la vita dal punto di vista degli elementi chimici. Capire le loro proprietà e diffusione nel mondo vivente, può farci rendere conto delle probabilità della formazione della vita e di come essa sia fatta.
Rosetta comincia a parlare di Scienza. Sembra proprio che l’acqua della “sua” cometa non assomigli a quella terrestre. Forse le comete non sono poi state le maggiori responsabili della formazione dei nostri oceani. Al limite, solo una minoranza… ma allora perché non andare a cercare l’acqua direttamente nelle vere “sorgenti”?
Normalmente i computer servono a elaborare i dati che provengono da osservazioni particolarmente complesse o -al limite- a creare modelli che riescano a spiegarle. Ben più difficile è usarli per capire cosa si potrebbe osservare su un certo oggetto celeste. ALMA è uno degli strumenti più importanti al mondo e merita questo trattamento di favore. Nessun problema (o quasi) a costruire una galassia tutta per lui.
Normalmente si dice: “Le disgrazie non vengono mai sole”. Nell’Universo può capitare anche l’opposto: “Un colpo di fortuna non viene mai solo”. Due news raggruppate e qualche parola in più su uno strano tipo di supernova…
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