Sarebbe troppo semplice dire: “Noi l’avevamo detto da tempo!”. Lascio agli articoli scritti in questo Circolo la prova inconfutabile della precedente frase perentoria. Oggi tutti ne parleranno (con chissà quanti errori alla wikipedia) e magari qualcuno dirà che l’aveva sempre pensato e sarà considerato un esperto, magari proprio uno dei soliti tuttologi televisivi. Così è la vita… Ma a noi interessa poco e preferiamo parlare di cose concrete.
Forse l’avete già capito, ma se dovessi dire qual è il mio satellite preferito non avrei dubbi: Encelado! Le ragioni sono sia “fisiche” che “psicologiche”. Proprio queste ultime gli permettono di superare, nella mia scala soggettiva, sia Europa che Titano. Intanto restiamo in attesa dei dati che il passaggio radente del 28 ottobre ha immagazzinato e che forse ci regaleranno novità entusiasmanti (a parte le immagini sempre affascinanti). Cassini è una vecchia missione e ha la “cattiva” abitudine di essere stata costruita poco mediaticamente, per cui, normalmente, rende subito di dominio pubblico le scoperte scientifiche.
La nostra galassia è piena di materia oscura… No, no, fermi tutti. Si parla di materia oscura “normalissima” che, però, non è mai stata vista prima. Si parla di una massa due o tre volte superiore a quella calcolata finora. E se questo capita per la Via Lattea, tutto fa pensare che capiti in ogni galassia. Le mappe galattiche vanno riviste e -soprattutto- le zone di nascita stellare. Niente da fare: osservazioni e interpretazioni razionali sono sempre alla base dell’evoluzione dell’astrofisica. Non sempre nasce un Einstein o Feynman. Bisogna accettare le proprie capacità e sapersi limitare per dare il massimo di noi stessi.