Questo breve articolo è, ovviamente, un po’ provocatorio… ed è dedicato al nostro nuovo amico Webb che si erge simpaticamente a paladino della supremazia umana nella Natura. Tuttavia, quanto l’articolo sia solo provocatorio è proprio uno dei grandi misteri della Natura, che ci rifiutiamo di analizzare con occhi veramente oggettivi (ne saremo mai veramente capaci?). Una discussione che mi piacerebbe portare avanti con molta attenzione e altrettanta umiltà intellettuale, come sempre cerchiamo di fare in questo Circolo.
No, non mi sono convertito agli stupendi varietà televisivi… sto solo parlando di uno scarabeo, considerato tra i meno attraenti, dato che passa il suo tempo a preparare e a trascinare palline di… letame. Eppure, è un astronomo nato!
Continuo nelle mie analisi “personali” sull’intelligenza, allacciandomi agli animali, e scopro sempre più che molti comportamenti sono spesso trascurati, non so se volontariamente o solo per mancanza di voglia di scoprire. In fondo un circolo scientifico, come il nostro, è anche un luogo dove condividere pensieri e riflessioni, non solo Scienza pura. Siamo o non siamo Universo anche noi?
Niente cervello, niente sistema nervoso, eppure sanno imparare e ricordare se qualcosa è innocuo oppure no. Alieni? Animali superiori? No, solo e soltanto delle muffe del fango!
Stiamo parlando molto di matematica, a tutti i livelli. Normalmente si associano grandi capacità di pensiero a grandi capacità di sintesi matematica degli stessi pensieri. In generale, l’intuizione matematica è uno degli indici usati per misurare l’intelligenza o almeno un certo tipo di intelligenza. E allora, lasciatemi ripensare a cosa sia l’intelligenza e se la deduzione un po’ teologica e un po’ egoistica dell’uomo come unico possessore di questa potenzialità mentale non sia tutta da rivedere. Ho intenzione di tornare sull’argomento, attraverso recenti studi scientifici… per adesso mi limito a riproporre un vecchio articolo basato su una ricerca effettuata sulle api. E quando parliamo di istinto e di intelligenza stiamo molto attenti a non semplificare troppo la loro separazione.
Una recente lettura mi ha richiamato articoli più vecchi e un po’ alla volta ho pensato che era giusto mettervi al corrente di certe mie elucubrazioni mentali. Non sono nuove teorie, state tranquilli, ma solo pensieri in libertà che, però, sembrano sempre più avere basi reali e concrete. Una delle meraviglie più grandi della vita, il processo quasi perfetto per eccellenza, la fotosintesi, è risultato essere frutto, ancora una volta, delle proprietà della meccanica quantistica e dell’entanglement, in particolare. L’intreccio di particelle, il fiore all’occhiello di tutto l’Universo, che probabilmente, prima o poi, vedremo dominare qualsiasi sistema macroscopico, non solo di nascosto ma in modo generale e totale. Ricordiamoci che tutte le particelle sono nate assieme o -almeno- i loro progenitori. Ne è venuta fuori una mia personale definizione di … intelligenza. Ho inserito un asterisco, dato che l’argomento dovrebbe interessare tutti, ma anche un numero infinito, dato che di fronte a certe ipotesi siamo tutti neonati.
Ho letto un’interessante sintesi di un esperimento compiuto sui pappagalli. Dato che abbiamo appena parlato di coscienza delle proprie azioni e di capacità decisionale, cerco di condividere con voi l’articolo… mi sembra un buona appendice all’articolo sui cristalli viventi e, più in generale, sullo sviluppo dell’intelligenza.
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