Non è ancora Pasqua, ma un uovo con sorpresa è apparso nel Sistema Solare.
Diciamo subito che, al fine di associare la fine dei dinosauri a un evento alieno, poco importa, in realtà, se il colpevole sia stato un asteroide o una cometa. Tuttavia, cercare di identificare meglio il responsabile è ricerca sicuramente interessante.
Le stelle variabili sono frequentissime. Anche se in modo appena percettibile lo è anche il nostro Sole. Tuttavia, per la prima volta è stata osservata una stella che ha una pulsazione solo da una parte e non totale. Mi ricorda tanto una celebre e vecchia canzone di Gaber ...
Sono profondamente dispiaciuto per Venezia, per i suoi tesori inestimabili e per gli abitanti. Tuttavia, continuo a sentir dire la solita tiritera: "La colpa è del riscaldamento globale e dell'innalzamento dei mari...". Visto che si sconfina nell'astronomia non posso tacere.
La soluzione è più facile di quello che si potrebbe pensare. In realtà, il numero infinitesimo di secondi di ritardo al secolo farebbe pensare a un effetto altrettanto microscopico sullo spostamento delle coordinate stellari... e, invece, superiamo di gran lunga le previsioni.
Questo articolo lo devo all'amico Lampo che ha commentato relativamente a un tizio che si considera un grande astronomo, ma che ha considerato, per le sue farneticazioni, un rallentamento della rotazione della Terra di 2 millesimi di secondo all'anno al posto dei reali 2 millesimi al secolo. Una bella differenza, non c'è che dire! A parte le sue "strane" conclusioni, che poco ci interessano (guai a seguire il web senza capacità di valutare), mi è venuto in mente un bel problemino che, prima di spiegarlo compiutamente, voglio proporre come quiz puramente astronomico.
Quanto vi propongo è un vecchio articolo del 2008, nel quale ironizzavo sulla biodinamica. Purtroppo, essa è ormai diventata una scienza a tutti gli effetti, pur basandosi solo e soltanto su atti di fede. Dopo aver parlato di Giordano Bruno e aver ricordato il "cargo cult" di Feynman (per non parlare del GW), mi sembra doveroso riproporlo ancora una volta, dopo averlo già inserito come quarta puntata della serie "Che fai tu, Luna , in ciel?".
Questo articolo costituisce l'appendice della serie "Che fai tu, Luna, in ciel?", in esso cercherò di descrivere nel modo più intuitivo e semplice possibile il fenomeno della marea lunare.
Il Mont-Saint-Michel ha le più alte maree sizigiali dell'Europa Continentale, è uno spettacolo indimenticabile!
Con la bassa marea il mare è a 15 km dalla costa. La marea arriva alla velocità di un cavallo al galoppo, con il livello del mare in aumento di 15 metri tra bassa e alta marea...
Mai titolo fu più adatto all’eccezionale scoperta annunciata ieri dalla NASA. Il celebre film musicale del 1954 va proprio a fagiolo in questo caso per almeno due motivi: è un filmetto musicale di puro intrattenimento, ci dimostra che anche sette fratelli boscaioli dell’Oregon del 1850 possono trovare sette spose in un minuscolo villaggio. Ovviamente, tutte carine e proprio giuste per ognuno di loro. Un film datato? Sembra proprio che attraverso i media si stia tornando a quei livelli, mascherati con falsi vestiti all’ultima moda. Non metto nemmeno un asterisco perché più in basso di così…
Cosa ha mai a che fare il vino. una delle meraviglie della natura come lo definiva anche Feynman, con la forza di Coriolis e con la marea? Tanto... se si si possiede ancora la molecola dell'ironia... Una mia parte di vita che molti di voi ancora non conoscono. Un po' di divertimento, in attesa di invarianti relativistici e di quadrivettori...
Un Natale con la Luna Piena: un’occasione abbastanza rara, anche se non rarissima. Tuttavia, quel tanto che basta per farmi pensare al “faccione” del nostro satellite e proporvi un quiz estremamente facile, ma che spesso viene risolto in modo errato o confuso. Sto parlando delle librazioni lunari…
Tra tante cose che si dicono di Marte ci si dimentica spesso di parlare del suo prossimo anello. Non è proprio un processo fisico di … domani, ma sembra che i primi segni siano già visibili. Come lo chiameranno? Forse, anello P, come Phobos, dato che sarà proprio il piccolo satellite a formarlo tra qualche decina di milioni di anni o anche meno.
Vulcani di ghiaccio, terreno che cambia da zona a zona, satelliti che si sono probabilmente formati mettendo insieme oggetti più piccoli… se non è un mondo attivo e “caldo”, questo, non lo è nessuno! Stiamo parlando di Plutone e della missione New Horizons che dopo essere stata bersaglio di critiche e di scarse aspettative, dopo il declassamento di Plutone, sta dimostrandosi un punto chiave nella conoscenza del Sistema Solare, aprendo nuovi stimolanti interrogativi. Inoltre dimostra che il freddo non spaventa di certo i “pianeti” (qualsiasi siano le loro dimensioni).
Non sto parlando di meccanica quantistica e non sono nemmeno impazzito. Può capitare che nell’Universo a volte valga la somma che ho appena enunciata. Se ci pensate bene è una cosa che abbiamo visto spesso, ma quella a cui voglio riferirmi oggi è relativa a due stelle veramente fuori dal comune.
Non vorrei sinceramente scrivere articoli di questo genere, ma per tutto ciò la Scienza mi ha insegnato e per il tempo che io, nel mio piccolo, ho dedicato a lei, non mi sento di passare sotto silenzio gli “orrori” scientifici che vengono pubblicati senza alcun controllo (sembra) sul sito di un Istituto scientifico ufficiale come è l’INAF. La divulgazione non conta proprio niente?
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