Riprendiamo a parlare di astronomia elementare, anche se il Circolo è abituato a ben altro. Chissà che non catturi nuove persone volenterose di iniziare a entrare ne Cosmo e a conoscerne le regole.
Una "saetta" vicino al buco nero.
Una ciliegina, ina... ina.... Però, chissà...
Superman ha una caratteristica fondamentale che lo rende pressoché invincibile: è più veloce della luce. Anche se superare la velocità della luce è impossibile per ogni creatura che abbia massa, qualcuno potrebbe già avvicinarsi molto più di quanto pensiamo...
Sappiamo quanto le stelle da piccole siano veramente irrequiete e vogliose di mettersi in mostra. Nessuno sapeva ancora, però, che i loro giochi fanciulleschi iniziassero ancora prima della nascita vera e propria, l'innesco delle reazioni nucleari.
Sembra impossibile, ma l'energia del fotone è ancora qualcosa che crea dubbi e confusione in tante persone (ovviamente, parlo solo di quelli che desiderano sapere e non della grande massa). Ne abbiamo già parlato in lungo e in largo, cambiando il modo di vedere le cose, ma aggiungere qualcosa fa sempre bene, dato che potrebbe far scattare la molla finale. Questa volta ne do una versione molto particolare che se da un lato semplifica, dall'altro potrebbe aiutare a comprendere.
Un piccolo appunto di dinamica relativistica per rispondere coralmente a una domanda che mi è stata fatta varie volte. Ne abbiamo già parlato, ma non è mai ripetitivo ribadire i concetti essenziali della relatività
Un bel cartoncino, una bilancia ultra precisa e possiamo far meglio di Archimede!
Come detto, questa serie di articoli vuole essere veramente divulgativa e adatta a qualsiasi livello, sempre che si abbia già un'infarinatura dei concetti di limite, derivata e integrale. Per ottenere ciò, penso che non mi picchierete se a volte sarò ripetitivo e quasi banale. Nella versione definitiva, si potrà sempre cercare di compattare meglio la materia e renderla più uniforme. Per adesso pensiamo ad affrontare nel modo più chiaro possibile i concetti fondamentali.
Un cinguettio indistinto ma della giusta tonalità dà ancora ragione ad Einstein
ALMA riesce, ormai, con grande facilità, a misurare la massa dei buchi neri giganteschi che si annidano al centro delle galassie, soprattutto ellittiche. Usa un qualcosa che farebbe rabbrividire molti ecologisti che spesso confondono CO e CO2. La seconda è una vera bontà (per le piante, almeno), il primo... beh... lasciamo stare!
Fino all'ultimo momento Cassini ha cercato di fare Scienza (e che Scienza!). Infilandosi tra gli anelli e il pianeta non ha certo cercato solo il brivido di un tragitto rischioso e mozzafiato, ma ha immagazzinato dati fino all'ultimo, regalandoci regali insperati.
Facciamo nascere le nostre stelle con la loro massa acquisita durante l’aggregazione. Come sempre capita è più facile accontentarsi di poco che non cercare di superare a tutti i costi i vicini di casa (a volte, chi troppo vuole nulla stringe…). Ne segue che è molto più facile costruire stelle piccole che non giganti. E’ vero che saranno proprio le giganti a fare la gran parte del lavoro dell’Universo,ma cerchiamo di non cadere in una visione troppo “umana”: le stelle sanno benissimo come dividersi gli incarichi. Non c’è assolutamente invidia per chi rimane piccola, lavora poco e vive moltissimo. Basta pensare alla parola d’ordine del Cosmo: armonia.
Nei film di fantascienza si vedono, spesso e volentieri, gli astronauti che, giunti su un esopianeta qualsiasi, iniziano a muoversi tranquillamente sul suolo alieno senza alcun problema, a parte la solita tuta per permettere di respirare normalmente e altre cosucce del genere. In realtà, però, la situazione comporta un errore non indifferente, dato che trascura la gravità del nuovo pianeta.
Un momento di riflessione nella trattazione della Relatività Generale. Potremmo considerarlo un’introduzione, ma anche un riassunto conclusivo. Tutto sta nel come vogliamo entrare nel suo Universo meraviglioso. In un modo o nell’altro, è fondamentale che TUTTI possano essere in grado di avvicinarsi alla più strabiliante teoria del macrocosmo.
Abbiamo discusso a lungo della curvatura di uno spazio a due dimensioni e abbiamo visto come la geometria che lo descrive si discosti completamente da quella euclidea che impariamo a scuola. Come detto varie volte, la curvatura di uno spazio (lasciando da parte il tempo, almeno per adesso) è legata strettamente alla relatività generale, un argomento che aspetta ancora di essere affrontato in modo diretto e decisivo. Vale la pena capire ancora meglio cosa si intende per “curvatura”
- 1
- 2