Oggi, 17 febbraio, ricorre la Festa del Gatto... visto che questo poliedrico e versatile Circolo è fiero di essere anche la succursale di un gattile, non possiamo non celebrarla! E' con grande piacere, quindi, che riproponiamo un raccontino che, oltre ad avere come protagonista un mito di gatto, ha cambiato il destino del Circolo (nonché la storia personale di alcuni di noi), dando inizio ad una bella storia di amicizia e varia umanità. Vero, Vince & Mau?? ;-)
Registro delle opposizioni? Esercizio dei diritti ex artt. 15-22 Gdpr? Nooo... se siete alla ricerca, cari amici lettori, di un modo per essere cancellati dal database di chi vi tartassa di telemarketing, prendete spunto da quello che ci narra Mauritius su Filodemo Guelfi in questo breve racconto che più attuale non potrebbe essere, nonostante sia stato scritto quasi venti anni fa.
L'origine delle specie, scritta dal naturalista inglese Charles Darwin, è una tra le opere cardine nella storia scientifica e, senza dubbio, una delle più eminenti in biologia. Purtroppo, in metrologia (quella disciplina riguardante le questioni inerenti alla misurazione delle grandezze fisiche, all'analisi e al calcolo dimensionale, alla scelta dei sistemi di unità di misura) non abbiamo avuto nessuno che, come Darwin, si occupasse della evoluzione di queste entità esoteriche e ne descrivesse il cammino nel tempo. Perché di cose misteriose, stravaganti e stupefacenti, in questo campo,se ne sono viste molte, e ancora ne potremo vedere.
Senza il buio non potremmo vedere le stelle,
senza il silenzio non potremmo udire la voce dei nostri pensieri.
Atmosfere noir e colpi di scena sono il filo conduttore di questi tre racconti, perfetti per provare un brivido nelle calde notti di mezza estate...
E' proprio vero che la bellezza è negli occhi di chi la guarda... giusto Mauritius?!
Il racconto che state per leggere è un lavoro a sei mani, frutto di un processo di elaborazione progressiva di Daniela, Maurizio e Vincenzo (in ordine alfabetico). Adesso non siamo più in grado di dire con certezza chi ne sia l'autore, quindi, se mai non vi dovesse piacere, non saprete con chi lamentarvi di avere perso qualche minuto della vostra vita per leggerlo. Pazienza.
La storia, al momento, non è reale, ma con queste cose non si sa mai, potrebbe diventarlo. In questo caso avrete avuto il privilegio di assistere ad una profezia.
Che siano legati ad una visione religiosa o semplicemente superstiziosa, per il nostro cervello i rituali svolgono l'importante funzione di ridurre il livello di ansia associato al dover fronteggiare situazioni ignote e/o impegnative e/o stressanti. La sola riduzione dell'ansia, si sa, è sufficiente a farci ottenere migliori prestazioni nella prova che si sta per affrontare. Ben vengano, quindi, i rituali, purché fatti con la consapevolezza di ciò che sono in realtà! Guai, invece, a pensare che sia merito della maglietta blu o del cero acceso in chiesa se passerò l'esame: la probabilità di farlo sarà solo e soltanto direttamente proporzionale alla mia preparazione. E affrontarlo con minore ansia perché ho indossato quella maglietta o acceso quel cero, sarà un aiuto importante, ma solo se mi presenterò adeguatamente preparato!
Il nostro Mauritius ha voluto scherzare con alcuni dei rituali più famosi... non ce ne voglia chi ricorre ad essi abitualmente e continui pure a farlo senza sensi di colpa.
Cosa si nasconde dietro la ricerca di visibilità e consenso che molti di noi tentano di appagare con l'uso dei social? Forse poco, forse niente, forse qualcosa di vitale importanza... come ciò che Mauritius ha fatto trovare al protagonista di questo breve, delicato ed intenso racconto.
Come preannunciato, sento il dovere morale di rivelare agli amici di questo Circolo il vero volto di questo distinto signore che si divide tra la raccolta di marroni, l'attività di fotocopiatore e "scannatore" presso il Circolo Archeofilo di Cuneo e molte altre attività, tra cui...
Con questo racconto concludiamo (almeno per ora) il fedele resoconto sulla origine delle unità di misura. I personaggi che vedremo in azione sono piuttosto turbolenti e non sarà facile tenerli a bada tutti in una volta, comunque....
Ispirato ad una paradossale vicenda realmente accaduta all'autore, questo sagace racconto mette in crisi il modo in cui si misura uno dei baluardi dei Sistemi di Gestione della Qualità: la "Customer Satisfaction" (o "Castomer Satisfecscion", come direbbe Pautasso)! E dico poco...
Dopo Marko, Daniela, Scherzy e Mario, anche Maurizio e Oreste sono usciti allo scoperto!
Beh… ogni tanto capita di essere veramente sorpreso… ed è successo davanti all’albergo nei pressi del luogo in cui avrei tenuto la conferenza!
Proseguiamo il nostro viaggio nella vera storia delle unità di misura con la ricostruzione di quali siano state le reali motivazioni che hanno condotto Michael Faraday a concepire il Farad.
Se non fosse stata definita l'unità di misura di questa grandezza, ci sarebbe una gran confusione nell'utilizzo dei condensatori, componenti essenziali per una sterminata quantità di apparecchiature senza le quali la nostra vita sarebbe diversa.
Se pensate che per accorciare le distanze e dilatare il tempo sia necessario ricorrere alle complicatissime equazioni della Relatività Generale, vi siete sbagliati di grosso e questa ipotesi di riforma delle unità di misura spazio-temporali, ideata da Mauritius (che gli ho sgraffignato a sua insaputa), vi dimostrerà perché! Mi raccomando, però... acqua in bocca! Non fatemi pentire della fiducia che ripongo in voi, cari amici lettori: se questo documento top-secret dovesse cadere nelle mani di chi ha davvero il potere per realizzare il progetto che vi è descritto, potremmo subirne tutti le inevitabili conseguenze!
Dopo l'Ampere e l'Ohm, siamo giunti al terzo episodio di questa ricostruzione della verità sulla genesi di alcune delle più note unità di misura. E' la volta del Coulomb, l'unità storica della carica elettrica.
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