A grande richiesta, dopo essere apparsa nei commenti dell'articolo dedicato alla vera storia di Napoleone, ecco a voi la rielaborazione de "Il Cinque Maggio" scritta da Alessandro Maurizioni :-))
Non c'è niente di meglio di due raccontini di quei simpatici "diavoletti" che sono i nostri Vince e Mau, per trascorrere qualche minuto di relax in compagnia della loro consueta leggera ma "terribile" ironia.
Buona lettura e buona domenica a tutti!
Per noi oggi è naturale pensare ad una Terra che ruota intorno al proprio asse, ma quanto è stato difficile dimostrarlo? Lo stesso Galileo, che non era certo uno sprovveduto, pensò, sbagliando, che le maree costituissero una prova di questa rotazione. Ebbene, la prima evidenza osservativa la dobbiamo al fisico Giovanni Battista Guglielmini ben 149 anni dopo la morte di Galileo. Fin qui la storia nota a molti, ma pochi conoscono un "evento collaterale" accaduto durante quel famoso esperimento, forse perché, in fondo, non era poi così importante...!
Nei due precedenti racconti, uno di Vin-Census l'altro di Mauritius, abbiamo conosciuto un'umanità sprecona e sporcacciona che finisce per privarsi della possibilità di continuare a vivere sulla Terra; ma questo è ciò che accade solo in uno degli infiniti Universi forse possibili. Andiamo ora a vedere cosa potrebbe accadere in un altro di quegli Universi e... che il LINDORE sia con voi!
Come promesso, cari amici lettori, ecco quella che potrebbe essere la soluzione per contenere l'esuberanza di questi due loschi pensionati (buon per loro!) che rispondono al nome di Vin-Census e Mauritius. Godetevela (senza pensare che potrebbe capitare anche a voi...) o, come direbbe il solito Mauritius, "accattatevilla"!! Buona domenica e buon divertimento a tutti voi!
L'ultimo racconto di Vin-Census ci ha consegnato l'immagine di una Terra ricoperta dalla spazzatura e nessuna traccia dell'uomo né su di essa né negli immediati dintorni. Inevitabile pensare alla sua estinzione definitiva... Sembra, invece, che la vicenda abbia avuto un epilogo diverso o, perlomeno, questo è ciò che ci lascia intendere Mauritius in un sagace racconto scritto anni fa, che si lega a tal punto con quello del suo amico Vin-Census, da sembrarne la naturale continuazione. Eccolo a voi!
Cosa fareste se foste sfidati ad affrontare l'impossibile compito di recitare e sviscerare in pochi minuti una delle più complesse opere della tarda maturità di un genio? Un tempo così breve che non sarebbe sufficiente neanche a finire di leggere l'opera. Ebbene, chi pensava di mettere in difficoltà il nostro Mauritius (alias Giacomo Maupardi), ha dovuto ricredersi! Ecco come...
Proprio ieri è stato pubblicato l'annuncio di "un nuovo utilissimo servizio per i nostri lettori" un canale di comunicazione aperto per orientarsi tra i molti argomenti trattati nel blog, a beneficio soprattutto dei nuovi visitatori.
Commentando questa lodevole iniziativa ho fatto riferimento alla grande massa di articoli, quasi 1.800 che rappresenta il patrimonio culturale del nostro circolo. Al che Vincenzo ha risposto: "Eh sì, Maurizio, in questi pochi anni mi sono fatto prendere un po' la mano... Ma l'importante è lasciare qualcosa per il futuro degli altri... e spero di esserci riuscito nel mio piccolo..."
Nelle sue parole ho sentito l'eco di una riflessione che avevo scritto un paio di anni fa, sotto il titolo "rampa di lancio" che desidero condividere con tutti voi.
Eccola...
Un Mauritius inedito ci prende per mano e, con grande delicatezza, ci conduce oltre le barriere del tempo, così come siamo abituati a considerarlo.
Cosa posso portare a questo teatro, infinito com'è, oltre alla mia meraviglia di
spettatore? Idee? Parole? Emozioni?
Porterò un po' di musica. La musica va bene per un teatro.
Perché affannarsi sui sentieri impervi tracciati dalle parole, seguendo oziose
volute di tornanti che fanno solo intravedere parte del panorama, se con una
sola parola -Ascolta- possiamo essere sollevati sopra la cima?
La Fisica insegna come uno stesso fenomeno possa apparire diverso a seconda che sia osservato dall'interno o dall'esterno del sistema di riferimento nel quale si manifesta... ecco a voi la descrizione di un presepe osservata dal sistema di riferimento di due carabinieri, così come se l'è immaginata Mauritius osservandola dal sistema di riferimento della sua smisurata e genuina fantasia!
Nel 1726, un anno prima della sua morte, quando ormai pensava solo a consacrare il proprio mito di grande scienziato, fu Newton in persona a raccontare al suo biografo William Stukeley che l'intuizione sulla Legge di Gravitazione Universale fosse nata "grazie alla caduta di una mela mentre se ne stava seduto immerso nelle sue meditazioni". Nonostante la fonte sia decisamente autorevole, resta il dubbio se si tratti di leggenda o realtà e la sensazionale scoperta da parte di Mauritius di due taccuini risalenti al XVII secolo aggiunge mistero al mistero...
Benché egli stesso ne fosse stato uno dei fondatori, con il celebre esperimento del gatto, Schrodinger volle dimostrare i limiti della fisica quantistica. Infatti, legando la sopravvivenza o meno di un gatto al comportamento di un atomo radioattivo, la cui decadenza è regolata dalle leggi della meccanica quantistica, si deve concludere che anche il gatto, finchè non lo si osserva, deve trovarsi in una mescolanza di stati, ovvero né vivo né morto. Ma siamo certi che siano queste le uniche due possibilità? Mauritius ne ha immaginata una terza... chissà cosa ne penserebbe Schrodinger?! Ma sarebbe ancora più interessante conoscere il giudizio di Heisenberg e Bohr, chissà se ce lo diranno!"
Sono lieta di comunicarvi che Vin-Census, nel suo lungo girovagare tra le stelle e i mondi abitati della galassia di Andromeda, ha da poco incontrato un suo vecchio amico, conosciuto all’inizio della sua avventura enoica: Mauritius, il cercatore di Universi. D’ora in poi pubblicheremo anche le storie che ci racconterà questo “strano” e simpaticissimo amico galattico, sempre che riesca a tradurli dallo zynkloniano all’italiano… eventualmente PapalScherzone mi aiuterà!
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