La ricerca di vita su altri pianeti porta a soluzioni forse un po' troppo fantascientifiche...
Queste nane rosse sono proprio terribili... Sono moltissime, hanno una vita lunghissima, ma sono molto esigenti con i loro pianeti e con la possibile vita. Concludiamo con una piccola considerazione...
Ormai abbiamo capito che le stelle hanno un tempo "proprio" di vita strettamente legato alla massa: più è grande e più velocemente compiono il loro lavoro che, oltretutto, è decisamente più complicato per quelle che devono fare tutto molto rapidamente. Le cose vanno decisamente al contrario di quanto facciamo noi sulla Terra… tuttavia, dall’Universo c’è sempre da imparare
Abbiamo già parlato del “nervosismo” delle nane rosse, ma una ricerca molto accurata ci dice come esse potrebbero realmente comportarsi e sembra proprio che tutte le Terre 2.0 che nascono come i funghi, debbano rientrare nei ranghi. La vita ha bisogno di maggiore tranquillità…
Cari amici lettori, nonostante il titolo sia abbastanza malizioso, potete stare tranquilli: non sto per continuare il discorso sul sesso tra stelle e affini! In fin dei conti questo è un blog (quasi sempre) serio!! Questa volta mi limiterò a riproporre articoli pubblicati in passato, tornatimi alla mente dopo i nostri recenti discorsi su dove, come e quando cercare i fratelli alieni, secondo i quali dovremmo concentrare le ricerche su pianeti orbitanti intorno a nane bianche e rosse.
Altro che i vegani, che chissà quando arriveranno... gli alieni ci stanno già preparando il cammino verso Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole. Essa si trova a solo poco più di quattro anni luce: una meta non impossibile (o quasi). Se avesse dei pianeti con vita biologica sviluppata come la nostra, sarebbe la miglior candidata per un futuro primo incontro con una razza aliena. E se ci stessero già invitando con molta discrezione? Molti segni sembrano indicare che forse questa è la verità!
Dico che non voglio parlare di esopianeti e poi eccomi qua. Tranquilli, non farò l’elenco delle nuove scoperte e nemmeno dirò chi è il più piccolo, il più grande, il più lontano, il più vicino o il più abitabile. Qualche ricerca di visione più ampia mi ha fatto pensare che varrebbe la pena riflettere un poco sulla vita nel lontanissimo futuro dell’Universo.
Gli ammassi globulari sono personaggi alquanto strani dell’inifinito teatro del Cosmo. Essi rappresentano gruppi numerosissimi di stelle che non hanno voluto abbandonare il luogo di origine. Inoltre, sono tra gli oggetti più vecchi che hanno avuto la fortuna di osservare direttamente la nascita della galassia che li ospita, anche se solitamente in periferia. Vivere su di essi darebbe enormi emozioni. E se fossero anche le zone più adatte alla crescita di civiltà estremamente progredite?
Abbiamo appena visto che le nane rosse sono capaci di strapazzare violentemente le atmosfere dei loro pianeti che potrebbero ospitare la vita, ed ecco che una vera “nanerottola” si dimostra ancora più dura e severa. Tutto ciò sarebbe particolarmente interessante e non meriterebbe altro tipo di discussione, se non si fosse creato un piccolo giallo attorno a questa notizia, ancora una volta dovuto al modo molto approssimativo con il quale vengono fornite le notizie tramite le agenzie o chi ne fa le veci. Voglio anche fare una scommessa… e vediamo se qualcuno legge i nostri articoli e/o se qualcosa è cambiato nella redazione di Media INAF.
Sembra proprio che lo scopo di molte ricerche sia quello di trovare finalmente un pianeta “veramente” abitabile. Purtroppo, con la tecnologia attuale, le prove sono ancora lontane e allora le teorie abbondano
Voi sapete quanto sia affezionato alle nane rosse (la Rosetta del mio libro di divulgazione) e quanto mi dispiaccia che vengano spesso considerate stelle di serie B. In fondo, servono poco all’economia del Cosmo e prima di rilasciare qualcosa (molto poco) sono capaci di vivere per decine se non centinaia di miliardi di anni. Però, quando vogliono farsi sentire, ci riescono molto bene. Grande Rosetta!
Un recente articolo statistico dedicato alle probabilità di esistenza di pianeti simili alla Terra attorno ad altre stelle, mi ha indotto a proporvi questo articolo che oltre a fare il punto della situazione vuole anche essere uno spunto di riflessione.