Una meticolosa ricerca effettuata dal VLT dell'ESO, a cui hanno partecipato numerosi Istituti internazionali, ci ha permesso di ammirare con meraviglia e stupore all'interno di 86 dischi protoplanetari, le culle di futuri pianeti.
Le galassie sono state sempre pronte a dare aiuto alle sorelle che volevano nascere e crescere.
"Orfani" dei botti in questo strano capodanno? Nessun problema... potete consolarvi ammirando quelli che vi forniamo noi in questo strano luogo che ci piace chiamare Circolo! Oltretutto, rispetto a quelli tradizionali, i nostri hanno il vantaggio di essere gratis, di non poter nuocere gravemente alla salute e di non spaventare i nostri amici animali.
Godeteveli dal primo all'ultimo, quindi, e, con l'occasione, beccatevi i nostri AUGURI per un anno nuovo che, mai come questo, DOVRA' essere migliore del vecchio.
ALMA, malgrado il periodo poco favorevole alla ricerca sul campo, non perdona e ci regala un tassello importantissimo sulla relazione, probabilmente abbastanza burrascosa, tra buchi neri galattici e formazione stellare.
Cosa c'è di più bello che veder nascere e crescere un cucciolo? E' un periodo abbastanza breve che si riesce a seguire con facilità, ma per le stelle il tempo va oltre le nostre possibilità. Ma, ALMA e VLT sanno correre ai ripari.
C'è voluto lo strumento ESO's HAWK-I montato sul VLT nel deserto di Atacama per scoprire come la nostra galassia, apparentemente tranquilla al giorno d'oggi, abbia avuto una vita spericolata circa un miliardo di anni fa.
Usando uno stile scientificamente freddo dovremmo parlare di nubi, di dischi di accrescimento e di meccanismi di accumulo di materia. Ma ciò che ci mostra ALMA è troppo "poetico" e armonioso per usare parole tecniche...
Questa recente scoperta, in cui c'è lo zampino della solita ALMA, potrebbe anche essere raccontata in modo "umano". mostrando lati poco consoni all'armonia e alla riconoscenza reciproca che esiste nell'Universo. Le cose vanno invece comprese con il linguaggio della Natura, ben diverso da quello arrogante ed egocentrico della specie umana.
Nella sezione archivio abbiamo parlato a lungo dei buchi neri galattici concludendo che questi supposti cannibali del Cosmo sono in fondo dei perfetti motori, capaci di gestire al meglio la creazione di nuove stelle. Dei papà veramente premurosi. Oggi la solita ALMA ci dà , in qualche modo, ragione, evidenziando una visione del buco nero proprio come una fontana della vita che agisce a ritmo continuo e con le idee ben chiare.
Un articolo puramente estetico e scarsamente scientifico: una rosa spicca in un deserto completamente nero. Immagine di pace e serenità? non proprio, dato che la rosa nasconde uno dei più "catastrofici" eventi dell'Universo.
Sempre più lontani dallo stereotipo di orchi-mangia-bambini-cosmici che si sono guadagnati nell’immaginario collettivo, i buchi neri galattici, grazie a studi recenti, stanno sempre più conquistando il ruolo di direttori di questa meravigliosa orchestra che è il Teatro del Cosmo.
Questo articolo costituisce il primo di una serie che ha come obiettivo quello di dare un ordine logico ed organico a molti articoli sui buchi neri, sparsi tra le pagine di questo Circolo, iniziando da quelli dedicati al ruolo che essi rivestono nei processi di nascita stellare.
Come ogni buon genitore, un buco nero sa quanto sia importante, per mantenere serenità ed equilibrio nella propria famiglia, dosare sapientemente severità e tenerezza con i propri figli... l'unica differenza è che, contrariamente a noi umani, i buchi neri non sbagliano mai!
Continuiamo nella nostra storia dedicata agli "acciacchi" delle stelle, sia provvisori che definitivi. Prima di analizzare i disturbi, è, però, fondamentale capire come funziona il fisico in condizioni ottimali, anche se in modo elementare. E' obbligatorio, perciò, accingerci a costruire un vero teatro, quello del diagramma HR.
Due ricerche hanno dato informazioni fondamentali sugli estremi della vita di una stella, entrambi molto “esplosivi”. In un caso c’è la solita mano “fatata” di ALMA.
VISTA è un telescopio niente male (4 metri di diametro), il più grande dedicato a studi continuativi su tutto il cielo nella lunghezza d’onda dell’infrarosso. Questa volta ha sollevato letteralmente il sipario formato dalla grande nebulosa di Orione (M42), mostrandoci un piccolo Universo sconosciuto finora.
Lo straordinario radiotelescopio ALMA ci mostra uno degli infiniti momenti di poesia e di amore dell’Universo. Perdonatemi se do più risalto alle sensazioni personali che non alla notizia scientifica. Ma, in questo momento, ne sento proprio il bisogno. Vista la situazione mondiale, penso, comunque, di non essere il solo…
La nostra galassia è piena di materia oscura… No, no, fermi tutti. Si parla di materia oscura “normalissima” che, però, non è mai stata vista prima. Si parla di una massa due o tre volte superiore a quella calcolata finora. E se questo capita per la Via Lattea, tutto fa pensare che capiti in ogni galassia. Le mappe galattiche vanno riviste e -soprattutto- le zone di nascita stellare. Niente da fare: osservazioni e interpretazioni razionali sono sempre alla base dell’evoluzione dell’astrofisica. Non sempre nasce un Einstein o Feynman. Bisogna accettare le proprie capacità e sapersi limitare per dare il massimo di noi stessi.
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