Una mia lunga riflessione sulla Scienza odierna. E' quella di un vecchio molto stanco e deluso e, quindi, vale per quello che può valere. Potete benissimo fare a meno di leggerla...
La situazione per l'homo sapiens sapiens si fa sempre più dura. Tanta tecnologia, ma sappiamo benissimo come sia sufficiente una forte tempesta solare o anche un minimo prolungato (e il conseguente aumento dei raggi cosmici) per mettere fuori gioco tutta la spazzatura che stiamo mandando attorno alla Terra. E come farà l'uomo cellularizzato a vivere senza smartphone? Zitto, zitto anche un asteroide ci ha mandato un segnale...
L'aquilegia alpina è una pianta alpina che fa bellissimi fiori blu. Come dice lo stesso nome il suo habitat è prevalentemente quello legato ad altezze superiori ai 1400 metri. Ma... -come ben sappiamo- la Natura sa sfruttare il libero arbitrio.
Benché poco conosciuto, il Physarum polycephalum, anche chiamato melma policefala, può probabilmente essere considerato l'organismo più "intelligente" dell'Universo. Anche se è un argomento che sembrerebbe avere poco a che fare con il Cosmo, alla fine -forse- la penserete come me.
La Terra in cui viviamo è il regno del caos e della bellezza stravolta, ma sui monti, dove le asperità del territorio riescono a controbilanciare la frenesia del progresso umano, è ancora possibile ammirare la Natura incontaminata e conviverci secondo i dettami più semplici e razionali. La montagna è l’unico luogo in cui l’opera umana può realmente convivere con una natura essenziale, sincera, libera. Le stelle, lassù, sembrano sorridere senza aver bisogno di alcun velo per nascondersi...
Molte e terribili sono le conseguenze degli eventi naturali terrestri. Li viviamo ogni giorno e il più delle volte si sollevano le spalle e si dice:”Questa è la Natura, più matrigna che madre!”. Mah… forse sarebbe bene valutare meglio le sue azioni. Ho mischiato tre news, estremamente diverse tra loro, ma che possono aiutare a capire sempre meglio la Natura e il modo “ignorante” con cui l’affrontiamo e la valutiamo.
Da alcuni anni, insieme ad alcuni amici e amiche di vecchia data, amo passare le mie vacanze in mezzo al Parco Nazionale del Cilento. Il Parco si trova al confine tra la Campania, la Basilicata e la Calabria... All'interno del Parco, a pochi chilometri dal mare, lontano dal paese, ci sono alcune casette di campagna, […]
Pochi giorni fa ero convinto di avere assistito a un piccolo-grande dramma della Natura. Quei drammi che devono essere accettati, anche se a malincuore, in quanto l'equilibrio e l'armonia dell'Universo comportano spesso apparenti tristezze e delusioni. Il non considerarle tali è uno dei massimi problemi della nostra mente (senziente).
L’Uomo si era messo in cammino alla ricerca di quello che voleva, ma che non conosceva...
Sarà che la giornata è cominciata in modo meraviglioso grazie a Maria Pia, sarà che c'è uno splendido Sole, il prato è giallo e blu di primule e viole, e vi è un rumore di fondo di cinguettii che ti costringono a sorridere, fatto sta che ho deciso di inserire questo breve articolo che con l'astronomia non ha niente a che fare, ma che ha dominato le mie emozioni negli ultimi venti giorni.
Una piccola domanda e uno stupendo video che non può che farci sentire parte della Natura e dei suoi infiniti giochi di prestigio.
Questa è solo e soltanto una favola basata su un’avventura reale. Quanto ci sia di fantasia e quanto di realtà è un problema di non facile soluzione, almeno per me che l’ho vissuta direttamente… Per molti altri è sicuramente un sogno infantile. Per qualcuno, però, potrebbe anche essere un tassello in più per la comprensione della Natura. Chissà…
Continuo con la mia ricerca sulle inaspettate capacità di molti animali, giudicati normalmente come cibo o al più come marionette da mettere in una gabbia di qualsiasi tipo. Prima di far ciò sarebbe bene capire meglio che cosa sono capaci di fare e solo dopo accettare o -al limite- cercare di adeguarsi alla Natura, di cui noi e i vari animali fanno parte. Facendone parte integrante, la sua comprensione, come ben sappiamo, è estremamente difficile se non impossibile.
I numeri di Fibonacci restano ancora un meraviglioso mistero. E’ indubbio, però, che la Natura sembra conoscerli molto bene. E forse molto di più di quanto immaginiamo.
Scusatemi ancora, ma in questo circolo sento il bisogno di esprimere tutti miei sentimenti, emozioni e riflessioni. Non picchiatemi e, se vi sto stufando, saltate queste ripetitive esternazioni di una persona che cerca di comprendere prima di tutti se stesso. La Scienza vera non mancherà di certo...
Anche se a qualcuno sembrerò monotono, volevo chiarire ancora meglio lo scopo di un certo tipo di articoli che sono apparsi sul nostro Circolo e che proseguiranno sotto le sapienti mani e la tenera sensibilità di Barbariccio e Daniccia, guidate dall’esperienza di Scherzy e Astericcio.
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