Un’immagine i Plutone che ci ricorda qualcosa di molto familiare che tutti i bambini hanno disegnato almeno una volta.
La topografia di Caronte fa pensare che esso abbia avuto un enorme oceano sotterraneo che, ghiacciando, abbia fratturato la crosta superiore creando enormi canyon. I tecnici hanno pensato a una specie di enorme “incredibile Hulk”.
Iceberg giganteschi che galleggiano su un oceano di azoto solido. Un film di fantascienza? No, la descrizione del grande piccolo Plutone. New Horizons continua a emozionarci.
Analisi più accurate della superficie di Plutone mostrano come il ghiaccio d’acqua sia ben più abbondante di quanto si pensasse precedentemente.
Plutone continua a regalarci meravigliose “strenne” natalizie .
Sono giunte le tanto attese immagini ad alta risoluzione di Plutone e la bocca si spalanca sempre di più in segno di meraviglia.
Bisognerebbe parlare di Plutone ogni giorno, date che le immagini che arrivano da New Horizons sembrano proprio divertirsi a fare uscire matti gli scienziati. Come previsto, quando si parla di vera Scienza, i siti mediatici di basso livello non si degnano di parlarne. Meglio così, almeno non si rischiano tragiche incomprensioni e falsi sensazionalismi.
Vulcani di ghiaccio, terreno che cambia da zona a zona, satelliti che si sono probabilmente formati mettendo insieme oggetti più piccoli… se non è un mondo attivo e “caldo”, questo, non lo è nessuno! Stiamo parlando di Plutone e della missione New Horizons che dopo essere stata bersaglio di critiche e di scarse aspettative, dopo il declassamento di Plutone, sta dimostrandosi un punto chiave nella conoscenza del Sistema Solare, aprendo nuovi stimolanti interrogativi. Inoltre dimostra che il freddo non spaventa di certo i “pianeti” (qualsiasi siano le loro dimensioni).
New Horizons, con poco clamore mediatico, continua a mandarci immagini del suo rapido passaggio vicino all’ex pianeta e al suo compagno di viaggio. Questa volta tocca proprio a lui, Caronte, sorprendere gli scienziati.
Continuiamo con lo descrivere le novità che arrivano dalle sonde inviate in giro per il Sistema Solare. Tralasciamo Marte, dove ormai sembra che l’acqua stia per sommergere tutti i robottini, e puntiamo su Plutone. In realtà New Horizons sembra l’unica che assomigli, come metodo di divulgazione scientifica, a quelle dei bei tempi d’oro, quando si cercava di capire e di far capire la nostra meravigliosa casa cosmica. Ricordando il grande Rino Gaetano (quante cose aveva capito…) permettetemi di dire che, comunque, anche lassù, su Plutone, il cielo è sempre più blu!
Iniziamo a chiacchierare un po’ sulle immagini e sui dati che New Horizons continua a fornirci, in modo sempre più accurato. Iniziamo da Caronte, che ben pochi si aspettavano così violentemente scosso da attività geologiche gigantesche.
Ancora novità da Plutone, sia dalla sua atmosfera che dai suoi ghiacciai che potrebbero ancora “muoversi”. E siamo solo all’inizio…
Dopo le Alpi gli Appennini (o qualcosa del genere…). Un’immagine ravvicinata di Plutone ci mostra una catena montuosa più bassa della precedente (1000-1500 metri) che segna il confine ovest tra la zona pianeggiata e giovanissima e una zona scura e molto antica.
Eh sì, lo ammetto, mi sarei aspettato qualcosa di simile a Tritone -e in parte è vero- ma Plutone sembra andare ben oltre. Mentre per il satellite di Nettuno esiste una causa abbastanza chiara per spiegare le sue esternazioni endogene, per Plutone e Caronte essa rimane del tutto oscura. Forse dipende dalla “strana” coppia che formano, ma i grattacapi per gli scienziati sono solo all’inizio. Godiamoci una missione in diretta, sapendo che dati sempre più accurati continueranno a essere sfornati per molto tempo ancora. Oggi è la volta di pianure lisce e segmentate da solchi, domani chissà…
Conosciamo molti crateri da impatto con un picco nel mezzo e la spiegazione non è certo difficile se si tiene conto della dinamica dell’esplosione. Ma ciò che mostra Caronte è qualcosa di ben diverso: una depressione abbastanza irregolare da cui sorge una montagna. Un bel “puzzle” per i planetologi…
Sono subito stato smentito: che bellezza! Il team scientifico di New Horizons non si lascia suggestionare dalle sceneggiate mediatiche e mira al sodo. Le prime informazioni “vere” sono già state divulgate e ci fanno pensare che ne vedremo delle belle…