Quelle che seguono sono poche e semplici parole di Richard Feynman, estrapolate dall'introduzione del suo libro "Sei pezzi facili", che il nostro amico Frank ci ha segnalato, reputando che si possano considerare un vero e proprio "manifesto metodologico" di questo Circolo-Blog. Ascoltiamole...
Uno dei tipi di telescopio più famosi porta il nome di uno scienziato altrettanto famoso. La sua caratteristica principale è l’obiettivo formato da uno specchio che ha una particolare forma, capace di eliminare un certo tipo di difetto che limita le prestazioni del suo compagno “sferico”. Teoricamente (ma anche praticamente), chiunque può costruire “in casa” questo tipo di obiettivo (il metodo è stato utilizzato professionalmente).
La soluzione del quiz sulla catastrofe terrestre, ha innescato una trattazione ben più articolata del previsto. Su suggerimento dell'onnipresente e onniveggente Daniela, si è convenuto di associare questo articolo a quello più vecchio sul blocco della rotazione di Papalla. Il titolo unico è diventato: Fermate il mondo, voglio scendere... L'articolo è stato scritto a quattro mani e cinque teste, dato che, anche se non compare tra gli autori, la supervisione di Umberto è stata essenziale.
Questo articolo propone un problema di meccanica classica ben conosciuto e lo affronta a livelli di difficoltà diversi. Dal moto di un sasso lungo un buco che attraversi l'intero pianeta si giunge a conoscere sempre meglio il grande genio di Newton e ci si avvicina alla curvatura dello spaziotempo. Come al solito, l'articolo finirà nell'archivio, sempre più ricco...
Continuiamo a ripercorrere l'evoluzione della mappatura del cielo nella storia della scienza, grazie agli splendidi articoli dell'ESA che stiamo traducendo. Questa volta parleremo di come l'invenzione del telescopio abbia impartito a tale evoluzione un ritmo senza precedenti.
Tutto cominciò così, era il 1609... "e prima di tutto mi preparai un tubo di piombo, alle cui estremità applicai due lenti, ambedue piane da una parte, dall’altra invece una convessa ed una concava; accostando poi l’occhio alla concava, scorsi gli oggetti abbastanza grandi e vicini" (Galileo Galilei)
Questo quiz si basa sui principi della dinamica di Newton, ma può essere risolto senza alcuna formula matematica, ma solo con un minimo di logica e di ragionamento. Probabilmente, è ancora più facile di quanto pensi io…
La visione dell’Universo e dell’infinito, pensata ed espressa da Giordano Bruno nelle sue opere, è sicuramente l’idea più straordinaria e moderna e, come tale, quella che “doveva” portarlo al rogo. Tuttavia, ben altre conquiste “scientifiche” sono da ricondurre al suo genio. Cercheremo di analizzarle un po’ alla volta, come se mordessimo di qua e di là uno squisito manicaretto, senza nessuna regola prefissata (in questo, seguendo in qualche modo uno dei concetti fondamentali di Bruno). Non stupitevi, ma si parlerà anche di relatività einsteiniana, di calcolo infinitesimale e di … Shakespeare.
Abbiamo più volte riflettuto, nelle pagine di questo Circolo, sul valore dell'intuizione come scintilla del progresso scientifico. Ma come può nascere questa scintilla? Perché a qualcuno arriva con apparente semplicità e a qualcun altro no? Vin-Census si è posto questa domanda e, con la sua scintillante fantasia, si è dato una possibile risposta!
"Non so come io appaia al mondo, ma per quel che mi riguarda, mi sembra di essere stato solo come un fanciullo sulla spiaggia che si diverte nel trovare qua e là una pietra più liscia delle altre o una conchiglia più graziosa, mentre il grande oceano della verità giace del tutto inesplorato davanti a me" (Isaac Newton)
Che sia vera o meno la storia della mela che, dopo aver colpito la testa di Newton, lo avrebbe stimolato ad elaborare la sua Legge di Gravitazione Universale, resta il fatto che nel 1666 intuì che la legge fisica che fa cadere i gravi sulla Terra è la stessa che tiene in orbita la Luna. Ma una cosa è avere un’intuizione, per quanto geniale, altra è riuscire a dimostrarla. Vediamo come ha fatto!
Poche frasi di riflessione, ribaltando la storia della fisica. Ultimamente Newton (anche se in maniera ironica e scherzosa) è stato trattato alquanto male e sta facendo la figura dello sprovveduto, dell’approfittatore, capace solo di tirare mele ai porci e di prendersele in testa. Mi sento obbligato a spezzare una lancia per lui…
Nel 1726, un anno prima della sua morte, quando ormai pensava solo a consacrare il proprio mito di grande scienziato, fu Newton in persona a raccontare al suo biografo William Stukeley che l'intuizione sulla Legge di Gravitazione Universale fosse nata "grazie alla caduta di una mela mentre se ne stava seduto immerso nelle sue meditazioni". Nonostante la fonte sia decisamente autorevole, resta il dubbio se si tratti di leggenda o realtà e la sensazionale scoperta da parte di Mauritius di due taccuini risalenti al XVII secolo aggiunge mistero al mistero...
Riportiamo la soluzione del quiz che va oltre alla semplice spiegazione e che apre interessanti sviluppi sia per la fisica newtoniana che per l’ottica geometrica applicata ai telescopi. Un articolo da leggere… e con un nuova proposta di quiz.
Come sempre, le vacanze durano sempre molto poco... va beh... pazienza! Malgrado il calo di lettori dovuto al mese di agosto, l'interesse per i quiz mi è sembrato sostenuto. Bene, bene... Però, però... è rimasto ancora in sospeso quello mirato agli astrofili veramente appassionati (noi forse non ne abbiamo proprio...). Uno specchio parabolico è un […]
Non ci resta che dedurre la terza legge di Keplero, quella forse più importante e usata. La deduciamo per un’orbita qualsiasi, ma è già ben noto (e immediato) il procedimento da usare nel caso di un’orbita circolare, che richiamiamo per semplicità.
Bando alle ciance e andiamo dritti fino alla prima legge di Keplero, la parte più difficile, che ci obbliga a prendere per buona la soluzione di un’equazione differenziale. Per noi è, al momento, troppo impegnativa, ma chi vuole saperne di più trova un link adeguato.