In questo articolo vedremo come cambia l’equilibrio tra vapore acqueo ed acqua liquida quando l’acqua liquida ha la forma di una gocciolina sferica.
Esamineremo il fenomeno dal un punto di vista termodinamico. Vedremo che la grandezza termodinamica che caratterizza il fenomeno è l’entropia. Vedremo anche che i fisici hanno trovato una grandezza, denominata energia libera, fortemente legata all’entropia, che in molti casi di interesse ci dice l’andamento dell’entropia. L’energia libera sarà la nostra guida per capire in quali condizioni il vapore acqueo tende a condensarsi sulla gocciolina facendola crescere e in quali condizioni la gocciolina tende ad evaporare. Queste condizioni dovranno tenere anche conto della tensione superficiale che tiene insieme la gocciolina.
Questo articolo inizia una serie sulla fisica dell'atmosfera. In particolare sulla formazione delle nuvole. In questo articolo vedremo come e quando il vapore acqueo (gas d’acqua) raggiunge l’equilibrio con una superficie piana di acqua liquida e come questo equilibrio dipenda dalla temperatura. Esamineremo la legge di Clausius-Clapeyron che descrive la relazione tra temperatura e pressione di vapore all’equilibrio. Incontreremo alcune delle grandezze fisiche che caratterizzano lo stato del vapore acqueo nell’aria come la pressione di vapore saturo, l’umidità relativa e la temperatura di rugiada.
Infine vedremo come potete voi stessi reperire i risultati delle misure di alcune di queste grandezza fatte con i palloni sonda e daremo una occhiata ad un diagramma utilizzato dai meteorologi per mostrare i risultati di queste misura.
Abbiamo parlato da poco di quanto sia utile il Sole per tenere a bada i raggi cosmici e di quanto sia auspicabile una sua vivace attività. Ma a volte potrebbe non bastare...
Ai miei tempi si diceva: "C'è vita su Marte?" e la risposta era sempre: "Beh... un po' il sabato...". Oggi potremmo fare la domanda: "C'è vita su Venere?" e la risposta potrebbe forse essere: "Beh... sì, tutti i giorni!".
Il Sole e le nuvole, oltre a comandare, insieme ai raggi cosmici, la climatologia terrestre, giocano spesso e si divertono tantissimo. Uno spettacolo fantastico che necessita di perfezione assoluta.
Marte, Encelado, Europa… dove troveremo le prime forme di vita aliene? Forse Venere li batterà tutti.
I raggi cosmici aumentano più del dovuto; il nuovo ciclo solare è iniziato nel segno di una grande apatia; El Nino è ormai un ricordo… Siamo in un momento forse veramente decisivo: le previsioni catastrofiche legate al Riscaldamento Globale e quelle (non meno pericolose) legate a un nuovo minimo di Maunder (se non peggiore) sono giunte a un bivio che non dovrebbe più lasciare incertezze. Penso che sia giusto fare una piccola storia del nostro Sole per avere quel minimo di conoscenze necessarie per valutare, con il giusto spirito critico, l’andamento climatico dei prossimi decenni.
Se ne parlava da tempo… ma oggi si è ottenuta la prova. Qualsiasi studio e/o modello climatologico sarà costretto a prenderne atto. L’attività solare governa il flusso dei raggi cosmici e dei loro sotto prodotti dopo l’impatto con l’atmosfera. Questa “cascata” di particelle gioca un ruolo fondamentale per la formazione delle nuvole, che a loro volta agiscono pesantemente sugli andamenti climatici. Gli ultimi diecimila anni forniscono preziose conferme, così come le variazioni degli ultimi secoli (e decenni...). Se nessuno ne parlerà a livello mediatico significa chiaramente che ciò che interessa non è il clima, ma squallidi interessi di ben altro tipo. La climatologia ha cambiato il proprio passo: lasciamo parlare gli scienziati, finalmente!
Mentre si continua a gettare fumo negli occhi riguardo alla barzelletta del Global Warming, il Sole sta scendendo verso il suo minimo senza chiedere permesso e gli effetti sul raffreddamento globale non tarderanno a farsi sentire. Tuttavia, il problema del Sole “sfaticato” si ripercuote su qualcosa che può essere anche più importante: i raggi cosmici.
Riporto la soluzione di un quiz che ha riscosso poco successo… Forse, eravamo troppo vicini alla Terra. Comunque, vale la pena ricordare un tipo di nubi molto raro ed estremamente affascinante.
Ogni ventisei mesi circa, Marte splende con una luminosità incredibile, come un astro di prima grandezza, quasi al pari di Venere e Giove... Nonostante il cattivo tempo che ha imperversato su quasi tutta l'Italia, in questo strampalato mese di maggio, il bellissimo pianeta rosso ha concesso di mostrarsi a me almeno un paio di volte, […]
Si è iniziato lo studio delle atmosfere dei pianeti giganti che girano, vicinissimi, attorno alle proprie stelle. E’ saltato subito all’occhio un problema che sembrava di tipo formativo ed evolutivo. Alcuni mostravano la giusta quantità di acqua, mentre altri erano decisamente “aridi”. La risposta è più semplice del previsto: le nubi nascondono l’acqua. Semplice e senza alcun bisogno di processi esotici e complicati. Tratto l’argomento in modo molto rapido, dato che vorrei, molto presto, ampliare il discorso verso le nane brune e le loro … nuvole.
Gli aerei sono strumenti di misura molto importanti per lo studio dei raggi cosmici, la cui quantità dipende fortemente dall’attività solare. Ne segue che gli aerei possono confermare lo stato di salute del Sole e prevenire quello di chi viaggia sovente con l’aereo. Senza parlare delle ricadute sul clima generale del pianeta…
E se guardando la Luna riuscissimo a capire molto di più del clima terrestre di quanto si ottiene con i modelli raffazzonati che ci investono quotidianamente e mirano solo al catastrofismo, utile a imporre qualsiasi decisione politica? Più esattamente, sono di estremo interesse le eclissi totali di Luna e il… colore del prezioso satellite.
Il mare risponde a un aumento della temperatura producendo isoprene, un gas capace di creare nuove nuvole e ristabilire l’equilibrio. Ovviamente, nessun modello imposto dai “falsi” scienziati ne ha mai tenuto conto.
Ma come? Ti stai battendo da anni contro la bufala del GW e poi ammetti che il clima dipende dall’uomo? Beh… attenzione. Ho detto “quasi”, nel senso che potrebbe dipendere da altri esseri viventi… no, no, nessun alieno, ma organismi tra i più piccoli e utili della Terra.
- 1
- 2