La possibile esistenza di due nuovi satelliti con un oceano sotterraneo permette di viaggiare un po' con la fantasia e riflettere su come sia veramente troppo "personale" la nostra visione del Cosmo.
Ebbene sì, anche Mimas ha un oceano sotto la sua superficie ghiacciata e profondamente craterizzata. Un oceano estremamente giovane, non più vecchio di 25 milioni di anni. Un'occasione fantastica per lo studio della nascita della vita e speriamo che in questo mondo sempre più privatizzato si riesca a capirne l'importanza.
Non è ancora Pasqua, ma un uovo con sorpresa è apparso nel Sistema Solare.
I batteri di Encelado sembrano continuare a mandarci messaggi, ma noi preferiamo cercare la vita dove probabilmente non c'è mai stata (o anche peggio)...
Ne ho letto un po’ di tutti i colori per cercare di spiegare quell’enorme pianoro a forma di “cuore” che copre buona parte dell’emisfero visibile di Plutone. In qualche modo mi sembravano “costruiti” a tavolino, quasi trascurando le evidenze osservative più evidenti. Ho preferito tacere, in attesa di ciò che mi aspettavo: la soluzione più semplice e, in fondo, anche abbastanza ovvia. Giurerei che è quella giusta!
Parliamoci chiaro: la sonda Dawn ha dato ben poche informazioni aggiuntive su Cerere. A parte le macchie bianche e quella montagna che sembra uscita dal nulla e per magia, tutto il resto si conosceva già abbastanza bene da terra. Tra l’altro l’idea che Cerere fosse ricca di acqua era già ben radicata sia attraverso studi spettroscopici sia a seguito della sua bassa densità. Non ci resta che aspettare l'intelligenza umana, dato che le semplici immagini non sono capaci a ragionare... Qualcosa si sta, comunque, muovendo...
Dopo Europa e probabilmente Titano, anche Ganimede sembra avere dato prove concrete dell’esistenza di un oceano sotterraneo. Su Encelado, invece, si possono andare a fare le cure termali… L’acqua liquida, anche se nascosta, sembra abbondare nel Sistema Solare.
I robottini continuano a calpestare Marte e -forse- a distruggere i resti biologici rimasti. Tante foto (spesso veramente banali o -almeno- di scarsa utilità) ma ben pochi risultati scientifici. Nel frattempo, senza clamore mediatico, i telescopi terrestri compiono passi da gigante nello studiare l'antico aspetto del pianeta rosso.
Anche se tutti se l’aspettavano, ora si può essere praticamente certi. Encelado, il satellite di Saturno, possiede un oceano a 50 km di profondità sotto il polo sud. La sua esistenza non è stata provata attraverso dati chimici, ma attraverso un attento studio del campo gravitazionale della piccola luna.