Approfitto di un fiume di parole e di un mare di ignoranza che veleggia in questi giorni di propaganda elettorale, per richiamare questo articolo che avevo pubblicato qualche giorno fa. Niente da fare; la parola razza esce fuori da molte bocche senza che il cervello sia minimamente messo in azione.
Lo scopo di questo articolo, che ha preso spunto da un commento di Maurizio, è quello di identificare gli effettivi “luoghi” nello spaziotempo in cui potrebbero esistere gli alieni, con cui si potrebbero avere dei contatti. Vedremo che esistono parecchi vincoli legati al dove e al quando il tanto atteso incontro potrebbe verificarsi, insieme ad altre restrizioni relative al come esso sarebbe possibile. Insomma, una risposta alternativa e meno filosofica al paradosso di Fermi. Chi ha letto il libro “L’Infinito Teatro del Cosmo” lo conosce già in una versione un po’ più elaborata, ma del tutto equivalente.
Questo non è un articolo, ma solo una riflessione/domanda che vorrei discutere con voi. La moltitudine di nuovi esopianeti trovati in zone più o meno abitabili ha scatenato una folle corsa per scoprire, con i dati odierni, se esiste la vita in altri mondi. Questa ricerca che otterrà sicuramente molti fondi ha veramente un senso al giorno d’oggi?