Anche il microcosmo ha la sua gerarchia nobiliare... Forse i terrestri ne subiranno gli effetti. Ma se ne accorgeranno?
Il Paradosso di Fermi potrebbe avere una soluzione molto ovvia e logica. Saremo mai in grado di arrivare al dunque?
Cari lettori, sapete bene che lo spirito di questo Circolo non è certo quello di catturare o "rubare" lettori da altri siti. bensì quello di contribuire a dare stimoli per imparare, riflettere e pensare con la propria testa. Ben vengano, quini, altri siti o blog in cui si cerchi di raggiungere lo stesso scopo. Questa volt voglio riportare una racconto-riflessione dell'amico Fabio Marzocca che trovo non solo interessante, ma in perfetta sintonia con molte delle nostre idee. Ne approfitto per darvi anche il link al suo bellissimo blog "Acronico" che nei ritagli di tempo vado spesso a leggere. Chi vuole commentarlo lo può fare sia nella sua sede originaria sia qui da noi.
Domenica scorsa è morto un grande Amico, un celebre produttore di barolo, Domenico Clerico, ma soprattutto un Uomo dotato di un’umanità e di una generosità più uniche che rare. Proprio perché persona sincera e libera al pari di un bimbo, ha sempre avuto molti detrattori che ben poco avevano capito di lui. Era un Uomo che sapeva piangere senza vergognarsi, se le sue corde più sensibili venivano toccate. Ma era anche Uomo che non si fermava davanti a nessun ostacolo, sicuro di fare ciò che voleva con la massima sincerità.
Questo è un racconto di fantascienza (?) che è nato durante la stesura del quiz sulle ombre. Prendetelo per quello che è e, se volete avere qualche formula che dia un fondamento scientifico al suo inizio, divertitevi con la soluzione del quiz. Lo dedichiamo a Paolo, soprattutto perché è stato il primo a provare a scrivere le formule nel suo … diario (capirete presto il significato di questa parola) e a divertirsi da tempo con le "sue" particelle. Forse, molti capiranno che il tutto è solo una metafora che si collega perfettamente al nostro modo di pensare l’Universo e le sue leggi. La prima parte è il racconto di Vin-census; la seconda la sintesi poetica, tra luce e ombra, di Daniela.
In questo periodo di feste e di mangiate, anche la mia voglia di scrivere sta subendo un rallentamento… Vorrei allora riproporvi un racconto che avevo scritto molto tempo fa. In mezzo a una fantasia sfrenata e assurda, un piccolo ripasso per chi sa leggere tra le righe. In generale, una mia personale visione del primo incontro alieno. Siamo d’inverno e tutto serve per passare il tempo, aspettando la neve (ma non tanta, eh…!)
A casa di amici mi sono collegato per pochi minuti… Vedendo gli ultimi commenti non posso fare altro che pubblicare questo vecchio raccontino… A presto e non dimenticate l’astrofisica e la relatività!!
E’ da poco che abbiamo descritto come ALMA abbia trovato molecole molto complesse in un disco stellare, fin dall’inizio della costruzione planetaria. Oggi, un’altra ricerca mostra che stelle nascenti di tipo solare contengono altri mattoni primordiali, quando raggiungono una certa maturità infantile (temperatura sufficiente, in poche parole). Insomma, prima di formare gli elementi chimici (sempre che sia in grado di farlo), una stella inizia a creare le basi della vita. Cari amici, se fosse davvero così, inchiniamoci a queste enormi “stufe” cosmiche che ci regalano praticamente tutto e lo fanno senza nascondersi alle osservazioni. E poi -udite! udite!- sembra che la vita non abbia bisogno di materia oscura. Stiamo zitti, però, se no la infilano anche dentro gli aminoacidi…
Volevo non parlarne nemmeno. Poi mi sono ricordato di un raccontino che avevo scritto anni fa e allora ho deciso di dire qualcosa e riproporvelo...