Abbiamo parlato da poco di quanto sia utile il Sole per tenere a bada i raggi cosmici e di quanto sia auspicabile una sua vivace attività. Ma a volte potrebbe non bastare...
Tutti pronti a partire per un lungo weekend sulla Luna, o -magari- per passarci qualche anno in attesa che il Covid elimini un po' di cianfrusaglia umana che è solo di peso per la vita tranquilla e per la politica dei paesi più ricchi? Può darsi... ma sarebbe bene fare un po' di conti.
Parliamoci chiaro: se l'uomo fosse mandato su Marte prima di qualche decennio, sarebbe da considerare una vittima sacrificale o -se volete- un eroe da ricordare con la solita ipocrisia che contraddistingue la società di questi tempi.
Ne abbiamo sempre parlato, scherzando sugli UFO e sulla loro forma veramente "diabolica". Fenomeni incredibili, ma troppo brevi per essere visti a occhio nudo... Da oggi non più...
Il satellite Fermi ha studiato a lungo la nostra Luna con i suoi occhiali speciali sensibili ai raggi gamma. Bene, il risultato è stato abbastanza sorprendente: la sua luminosità raggiunge un valore dieci milioni di volte superiore a quello che si ottiene a occhio nudo. Una luce intensissima, capace di superare quella del Sole (nel […]
Diciamolo a chiare lettere: il 2019, anniversario dello sbarco sulla Luna, non è sicuramente l’anno giusto per tentare di nuovo lo stesso viaggio (e la stessa guerra spaziale) sia ufficialmente che privatamente. La colpa, come già sappiamo è dei raggi cosmici che a loro volta hanno avuto via libera per effetto dell’anomalo minimo solare che stiamo vivendo (tra l’indifferenza generale dei media che pensano solo a guardare il termometro sapendo già la risposta sia che salga o che scenda).
Un bell'articolo parzialmente scientifico (e di grande importanza) e parzialmente spinto da un po' di fantasia e riflessione. Lo considero molto vicino al nostro spirito.
Il ritorno sulla Luna (da parte di esseri umani) sembra una cosa imminente. Purtroppo, non illudiamoci troppo (a me personalmente importa ben poco), dato che l'apatia del Sole, destinata a durare piuttosto a lungo, lascia campo libero ai raggi cosmici.
Una volta tanto sono andato avanti io, rifacendomi a dati inoppugnabili. Il minimo solare sta facendo schizzare i raggi cosmici e i raggi cosmici oltre a non essere una doccia benefica sono ormai quasi sicuramente legati alla formazione delle nuvole e , di conseguenza, alle variazioni climatiche. Da cui 1 + 1 = 2 e 2 + 1 = 3.
Malgrado i climatologi e gli astrofisici solari ce l'abbiano messa tutta, nessuno è riuscito a prevedere un minimo solare così basso e prematuro. Basta un figura per capire che se c'è qualcosa che potremmo non vedere più per un pezzo sono le macchie solari e non la ... neve. E, intanto, i raggi cosmici aumentano...
I raggi cosmici aumentano più del dovuto; il nuovo ciclo solare è iniziato nel segno di una grande apatia; El Nino è ormai un ricordo… Siamo in un momento forse veramente decisivo: le previsioni catastrofiche legate al Riscaldamento Globale e quelle (non meno pericolose) legate a un nuovo minimo di Maunder (se non peggiore) sono giunte a un bivio che non dovrebbe più lasciare incertezze. Penso che sia giusto fare una piccola storia del nostro Sole per avere quel minimo di conoscenze necessarie per valutare, con il giusto spirito critico, l’andamento climatico dei prossimi decenni.
La storia incomincia circa quattro anni fa, quando un gruppo di ricerca dell’Università del New Hampshire suonò il campanello d’allarme riguardo all’aumento dei raggi cosmici , che risultava peggiore di quanto atteso. I dati provenivano da CRaTER (Telescopio per gli effetti dei raggi cosmici), montato su Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa. Essi notarono un picco mai osservato così alto nella storia dell’era spaziale umana.
Che il Sole influisse in modo decisivo sui cambiamenti climatici era chiaro già da molto tempo, anche se non faceva molto piacere a certe cassandre della Terra con la febbre altissima per colpa dell’uomo e della povera anidride carbonica. Due recenti lavori scientifici hanno finalmente anche dimostrato come proprio i raggi cosmici siano capaci di fare la parte più “pratica” aumentando e diminuendo la copertura nuvolosa, seguendo la capacità del Sole di spazzarli via o di permettergli l’entrata. Il minimo di Maunder e la piccola era glaciale del 1700 hanno ormai un chiaro collegamento con la nostra stella, così come molti altri periodi sia di gran caldo che di gran freddo. In questi giorni è terminato il ciclo solare 24… cosa succederà? Le premesse non sono delle migliori…
Se ne parlava da tempo… ma oggi si è ottenuta la prova. Qualsiasi studio e/o modello climatologico sarà costretto a prenderne atto. L’attività solare governa il flusso dei raggi cosmici e dei loro sotto prodotti dopo l’impatto con l’atmosfera. Questa “cascata” di particelle gioca un ruolo fondamentale per la formazione delle nuvole, che a loro volta agiscono pesantemente sugli andamenti climatici. Gli ultimi diecimila anni forniscono preziose conferme, così come le variazioni degli ultimi secoli (e decenni...). Se nessuno ne parlerà a livello mediatico significa chiaramente che ciò che interessa non è il clima, ma squallidi interessi di ben altro tipo. La climatologia ha cambiato il proprio passo: lasciamo parlare gli scienziati, finalmente!
Il Mauna Kea sta eruttando? Mamma mia... poveri noi... cosa succederà agli innumerevoli telescopi sistemati sulla sua cima?
Sono stati pubblicati i dati settimanali sulla caduta di reggi cosmici nella stazione posta nel Polo Sud. Il minimo solare si vede bene e siamo solo all’inizio… mediate gente, meditate… e non compratevi smartphone troppo … cari. Nel frattempo, godiamoci gli effetti del riscaldamento globale (è un po’ che non si vede il farfallino in TV…, chissà perché?! che sia la molecola della vergogna?).