Ancora sul paradosso dei gemelli... ma questa volta cerchiamo di chiarire la faccenda una volta per tutte. Il paradosso, che si dovrebbe chiamare più correttamente, paradosso degli orologi, rimane un esperimento mentale perfettamente in linea con le ipotesi della Relatività Ristretta.
Una ciliegina che ci porta da una relatività ristretta "molto ristretta" a un punto che si muove sulla Luna a una velocità maggiore di quella della luce.
Riproponiamo, suddividendola in alcune puntate, la nostra analisi del pensiero e delle opere di Giordano Bruno, ovvero colui che possiamo considerare il vero iniziatore dell'astrofisica e della cosmologia moderna.
Fu, infatti, questo piccolo monaco (ma solo di statura), quando Galileo ancora era poco più che un bambino, a frantumare le "granitiche" sfere di cristallo aristoteliche con la sola forza del pensiero, riuscendo a volare là dove nessun altro arriverà per oltre tre secoli dopo di lui.
Grazie allo spirito sempre un po' ribelle di Frank (vive o non vive a contatto con mamba verdi e neri, leopardi, rinoceronti, leoni, iene, ippopotami, golfisti e via dicendo?), eccomi a cercare di spiegare la "trasformazione" di massa in energia attraverso diversi metodi. Il discorso è sempre lo stesso, ma adesso voglio sia usare un linguaggio matematico semplificato sia appoggiarmi a dati "pratici" e ottenibili attraverso l'applicazione della relatività generale. Per qualsiasi approfondimento recatevi direttamente all'articolo sulla dinamica relativistica, con la quantità di moto relativistica e tante altre belle cose. Per fare i calcoli finali, studiatevi le equazioni di Einstein...
Simone Lotti ed io abbiamo finalmente partorito un paio di avventure spaziali che dovrebbero chiarire "definitivamente"(ma con la relatività ristretta non si è mai sicuri...) le apparenti discordanze che erano apparse nell'articolo sul muone. La simmetria è rispettata, ma non la simultaneità: orologio che vai tempo che trovi!
Ancora lui! Sembrava tutto chiaro e invece... Tentiamo di risolvere il paradosso dei gemelli senza fare tornare indietro l'astronave. Vi è differenza tra il viaggio del muone e quello dell'astronauta? Sembrerebbe di no, se il gemello "sedentario" fosse un po' particolare. Questa conclusione sembrerebbe portarci a distruggere completamente un paradosso che tale non è. Dove sbaglio... se sbaglio... aiuto!
Questo breve articolo è stato sollecitato da un commento di un nostro lettore che ha escogitato (in modo fin troppo complicato) un esperimento mentale capace di dimostrare che si può superare la velocità della luce. In realtà, vorrebbe dimostrare che la stessa luce riesce ad andare più veloce della luce. Purtroppo, c'è un profondo errore nel ragionamento ed Einstein si salva ancora!
Un esercizio veramente banale per chi ha capito la relatività ristretta e il diagramma di Minkowski, in particolare. Io, come spesso amo fare, lo risolvo in modo puramente geometrico.
Un altro problemino prospettatomi da un lettore silenzioso... Niente di complicato, ma sempre utile... Nella città di Torino e a bordo di una astronave posta a una certa distanza d da Torino vi sono due macchinari identici, collegati a un orologio, che versano vino. L'astronave è ferma e il suo orologio è sincronizzato con quello […]
Purtroppo devo aggiungere una nuova correzione riguardo alla Fig. 27... Abbiate pazienza
Tenendo conto che stanno iniziando i ritorni dalle ferie, reputo giusto (mi scusino gli altri) inserire nuovamente l'avviso dell'uscita del libro relativo alla relatività ristretta PER TUTTI. LO trovate, comunque, anche nella sezione "Libri", in alto a destra.
Come promesso, provo a inserire il power point che ho utilizzato per la conferenza tenuta a Treiso sulla Relatività Ristretta. Ovviamente, è ultra semplificata e salta di brutto il problema dei sistemi di riferimento, la contrazione delle lunghezze e l'introduzione del diagramma di Minkowski, che invece sono descritti nel libro "La Favola di Muo". D'altra […]
L'orologio a luce messo in orizzontale ci dona subito una risposta positiva... ma anche il grande amico Minkowski.
Un lettore (silenzioso ufficialmente) mi ha prospettato un quesito di cui ho piacere di rendervi partecipi (poteva anche inserirlo direttamente come commento...).
Una domanda, la cui risposta dipende essenzialmente dalla relatività ristretta e che pone ulteriori interrogativi e visioni apparentemente assurde. Un test per capire se si è capito...
Infiniti universi che coesistono nello stesso momento... sembra un concetto strettamente legato alla meccanica quantistica e ben lontano dalla Relatività, soprattutto Ristretta. E, invece, se ci pensiamo bene Einstein lo aveva già introdotto (a modo suo).