Dopo aver visto il livello intelligente e costruttivo dei commenti ricevuti nell'articolo precedente, non ho più dubbi sul continuare ad analizzare in modo logico e semplice la pandemia che ci sta perseguitando (ricordiamoci, comunque, che il virus fa il suo mestiere e che non è cattivo, ma siamo noi che siamo impreparati, alla faccia della tecnologia che pensa ai satelliti e ai viaggi sulla Luna a scopo di puro lucro).
La legge della riflessione luminosa è quanto di più semplice si possa immaginare, eppure è capace di trarre in inganno altrettanto facilmente.
Abbiamo parlato varie volte del percorso della luce, sia dal punto di vista puramente geometrico sia attraverso la teoria ondulatoria, per non dire poi della fantastica teoria di Feynamn (la QED). Abbiamo, però, quasi sempre accettato le due leggi più celebri dell'ottica geometrica (tranne che nella QED): la riflessione e la rifrazione. Vale la pena di dare un po' più di spazio all'ottica geometrica che è pur sempre utilissima per descrivere i cammini ottici e schematizzare ciò che capita nei prismi, nelle lenti, nei telescopi e cannocchiali vari.
Nella puntata precedente eravamo riusciti a costruire il diagramma delle velocità basandoci sui primi due principi della dinamica e sulle prime due leggi di Keplero. Non ci resta che utilizzare questo geniale diagramma per dimostrare che la curva della traiettoria è proprio un'ellisse. Chi ha seguito i vari articoli si sarà già accorto che il diagramma delle velocità assomiglia in tutto e per tutto al cerchio iniziale della prima puntata. Basterebbe applicare a lui il procedimento usato allora e salterebbe fuori l'ellisse.
Fa sempre bene richiamare un po’ di ottica geometrica e questo non-quiz serve solo come piccolo ripasso.
La riflessione di un "qualcosa" sulla superficie di un lago o di un mare, porta a qualche semplice, ma istruttiva riflessione sulla riflessione luminosa. Parliamone allegramente...
Ottimo risultato ottenuto dalle nostre “punte” di diamante, abili di mente, ma anche di mano. Forse non lo sanno, ma hanno risolto il problema di un genio islamico dal nome (originale) impronunciabile…
Un satellite NASA che guarda verso la Terra si è sentito, probabilmente, sotto attacco nemico. In un solo anno di vita si è accorto di centinaia di flash luminosi diretti contro di lui. Attacchi terra-aria? No, probabilmente riflessioni su specchi d’acqua, visti con la giusta angolazione. Nessuna guerra globale in corso (almeno, per adesso…), la spiegazione è ancora un’altra.
Nessuna meteora o bolide o esplosione nella bassa atmosferica. Uno dei tanti giochi della luce, in questo caso artificiale…
Paolo (Salvini) ha già perfettamente risposto a entrambe le domande… ho poco da aggiungere.
Due ricci di montagna (si riconoscono per via del loro cappello da alpino) sono riusciti ad arrivare, un po’ stanchi, di fronte al magnifico Cervino che si specchia su una laghetto fantastico. Il più piccolo dei due, molto curioso, chiede all’amico: “Perché non ci costruiamo una barchetta con qualche pezzo di legno ed entriamo nel […]
Pensavo veramente che questo quiz fosse molto più banale. In realtà, bastava ricordarsi della rifrazione della luce nell’ottica geometrica, come è stata trattata a lungo nell’approfondimento relativo.
Fa sempre bene richiamare un po’ di ottica geometrica e questo quiz serve solo come piccolo ripasso. Prego i più esperti di attendere qualche giorno prima di rispondere, sperando che si muovano anche i “silenziosi” (mi illudo sempre...). Il quiz è estremamente semplice e si riferisce al fenomeno della riflessione (vedi anche QUI). Ponendo qualcosa […]
Calma, ragazzi. Non voglio assolutamente aprire un nuovo tema, di complessità tale che meriterebbe un’ampia serie di articoli e cognizioni di base ancora da affrontare convenientemente. Voglio solo fare un po’ di scienza fantastica o di fantasia scientifica (non veramente fantascienza, però), riguardo alla visione più classica della struttura a grande scala dell’Universo conosciuto e a come, ancora una volta, la Natura riproponga i suoi schemi e le sue immagini ricorrenti. Niente di più che una “preghiera” lanciata verso l’armonia dell’Universo. "Semel in anno licet insanire" (una volta all’anno si può impazzire): anch’io butto lì un’ipotesi campata in aria… da prendere per quello che è, ovviamente.
Partendo da un pescatore sprovveduto e da un pesce molto furbo, passeremo attraverso i giochi di prestigio della luce, per giungere fino ai telescopi e alle loro caratteristiche.
Con questo articolo introduciamo una nuova operazione o -se preferite- trasformazione, che viene applicata alle frecce di probabilità. Finora abbiamo imparato a combinarle eseguendo una specie di somma. Adesso impariamo a… moltiplicarle. Niente a che vedere, però, con il prodotto vettoriale. Perderò molto tempo per cercare di far notare la fondamentale differenza tra le due operazioni dato che ci serviranno per la trattazione futura. Alcune cose andranno ancora prese per buone, ma la spiegazione non tarderà ad arrivare. Gli elettroni si avvicinano…
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